Manitù - Manitou - Manito

Manitù è una forza che, nella concezione degli Indiani del Nordamerica, accompagna e protegge il guerriero nella sua vita. Si rivela al giovane durante i riti iniziatori che, per le prove cruente che li accompagnano, provocano una sorta di trance. La visione (che può essere un'entità inanimata come, per esempio, un fulmine) o animata (per esempio un lupo) designa il Manitù di ciascuno ed è fatto obbligo di portare per tutta la vita nel sacchetto delle medicine un frammento del corpo del Manitù o un oggetto che lo ricordi, inoltre questo diventa tabù (se è un animale, per esempio, il cacciatore non può ucciderlo per alcun motivo). Con lo stesso nome i Delaware e gli Algonchini esignano l'Essere Supremo (Grande Spirito), la forza ultraterrena del bene e del male.

Il Grande Spirito è chiamato Wakan Tanka dai Lakota, Gitchi Manitou (da qui il nome) dagli Algonchini, Watan dagli Arapaho e Oki dagli Irochesi. Secondo le credenze pellerossa il Grande Spirito sarebbe vicino alla gente, il creatore di ogni cosa al mondo e regnerebbe in un Paradiso chiamato "Felice territorio di caccia". Per gli Hopi è onnipotente, ha insegnato agli Indiani come vivere, lavorare, dove andare e cosa mangiare e ha dato loro i semi da piantare e coltivare. Ha dato anche una serie di tavole di pietra nelle quali ha soffiato tutti i suoi insegnamenti al fine di salvaguardare la sua terra e la vita. Sulle tavolette erano incisi anche istruzioni, profezie e ammonimenti. Il Manituismo ha "guide spirituali", persone investite o riconosciute dalla comunità come intermediari tra la Terra e la divinità.