lunedì 20 luglio 2015

Brugnato




Borgo in provincia di La Spezia, nel VII-VIII secolo i Longobardi vi fondarono l'abbazia di San Colombano, i monaci bonificarono la pianura e crebbe la comunità intorno all'abbazia. Nel XIV secolo Brugnato fu sotto i Malaspina, che si alterna con quella dei Fregoso fino al XVI secolo quando, con un'insurrezione, si mette sotto la protezione della Repubblica di Genova, a cui resterà sempre fedele.
Nell'antico borgo gli edifici sono compatti e serrati per ragioni difensive e mantengono nelle facciate i colori liguri. A difesa dai malefici ci sono tante piccole teste scolpite in arenaria, è un borgo in cui sopravvivono i lari, gli dei custodi della serenità domestica, con le croci sui portali delle case e nelle nicchie e i santi a bella vista sulle case.
Nel parco Montemarcello-Magra, il borgo sorge sul fiume Vara. Il nucleo centrale è di forma ellittica, sorto intorno alla cittadella vescovile come borgo fortificato a pianta circolare. Nel XII secolo Brugnato diventa sede vescovile e viene costruita la cattedale dal cui interno è visibile il complesso archeologico sottostante (il primo insediamento benedettino). Il palazzo Vescovile era residenza dei vescovi, è stato rimaneggiato diverse volte ed oggi è sede del Museo Diocesano. L'oratorio di San Bernardo  è sede dell'omonima Confraternita, di quello dedicato ai Santi Rocco e Caterina resta il portale. Il convento francescano, con la sua chiesa, furono terminati nel 1635. A pochi km dal paese sorge il santuario di Nostra Signora dell'Ulivo, l'attuale costruzione risale al Seicento.
Fra i prodotti tipici, il canestrello di Brugnato e il cavagnetto, una ciambella zuccherata con un manico con al centro un uovo sodo.
A 2 km dal centro storico, in frazione Bozzolo, si trova l'antico castello dell'abbazia di Brugnato costruito nel 1179.
Il Museo Diocesano ospita una sezione archeologica e la sezione diocesana, con il salone di rappresentanza, lo studio, la stanza da letto del vescovo, dipinti di scuola genovese dall'800 e preziose argenterie liturgiche. Il Museo Mineralogico conserva una raccolta di minerali provenienti dalla donazione del prof. Ambrogio del Caldo e una sezione archeologica.

2 commenti:

  1. Complimenti a te per aver scelto questa bella localita' e complimenti agli abitanti per come mantengono il loro paese! Interessanti le architetture e in generale tutto quello che offre questa terra .... sena dimenticare l'orgoglio dei residenti nel mostrare le bellezze locali. La gastronomia la quoto tantissimo! si si si!

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  2. @ ZeN: Terre a confine fra Liguria e Toscana. Poco conosciute ma dense di tradizioni e architetture. Non saranno ridondanti, ma son ricche di storia. Luoghi tranquilli e ameni dove regna l'armonia. :o)

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