venerdì 17 aprile 2015

Architettura degli Stati Uniti




I propilei vennero riprodotti come ingresso delle residenze di campagna sulla costa orientale. Lo stile neogreco fu adottato soprattutto per i campidogli (Raleigh, Carolina del Nord; Indianapolis, Indiana). Washington ha un'urbanistica omogenea, la sua pianta fu concepita dal francese Pierre Charles L'Enfant secondo un'ideale di città monumentale e neoclassica (Casa Bianca, 1792, ingrandita nel Novecento; il Campidoglio, del 1792, notevolmente ingrandito nel 1850; il Monumento a Washington, del 1838; il Lincoln Memorial, del 1915-22 e il Jefferson Memorial, del 1940).

Campidoglio, Washington


Lo stile neogotico fu rappresentato nelle chiese costruite fra il XVII e il XIX secolo, con un ritorno alle decorazioni medievali e tetti in forte pendenza


(Trinity Church e cattedrale di San Patrizio a New York, Smithsonian Institution a Washington). L'eclettismo si manifestò fra il 1860 e la I guerra mondiale


(Trinity Church a Boston; Metropolitan Museum of Art e il Ponte di Brooklin a New York).
Sulla costa orientale i ricchi proprietari delle piantagioni, a partire dal Settecento, commissionarono sontuose residenze che imitavano le dimore dell'aristocrazia inglese (Isaac Royal House a Medford, Massachusetts, 1733-37; Mount Pleasant a Filadelfia, 1761-62). Negli anni intorno al 1780 fiorì il nuovo stile federale che originò uno stile propriamente americano, le dimore adottarono linee curve e dettagli decorativi


(residenza di Thomas Jefferson a Monticello, vicino a Charlottesville, Virginia). In seguito le grandi famiglie della costa orientale si fecero costruire immense residenze e ville in stile neogotico


(Biltmore Estate ad Asherville, Carolina del Nord; Lyndhurst, Tarrytown, Werchester, New York). Nella case di abitazione, il vittoriano Stick Style (1860-90) si distinse per le strutture con graticciate, tetti spioventi e diverse verande (Griswold House (nello stile Shingle) e Sherman House a Newport, Rhode Island). Dello stile Vittoriano (1860-1900) influssi italianizzanti, ricche decorazioni, colori e bovindi


(Haight-Ashbury a San Francisco, California). Alla fine del XIX secolo, con la ricostruzione e un grande sviluppo economico, la crescita demografica e la rapida urbanizzazione, la rivoluzione industriale produsse nuovi materiali da costuzione (acciaio e cemento). L'architettura metallica si rivestì anche di vetrate


(The Arcade, Cleveland, Ohio), l'invenzione dell'ascensore rese possibile la costruzione dei grattacieli


(New York Tribune Building, 1873; Woolworth Building, 1913, entrambi in stile neogotico; Empire State Building, a New York).


Art Decò il Crysler Building a New York e il Golden Gate Bridge a San Francisco, California. L'Art Decò ebbe particolare sviluppo in Florida, soprattutto a Miami Beach


(Lincoln Road e Ocean Drive). In International Style è il Palazzo dell'ONU a New York (1951) e il TWA Flight Center all'Aeroporto Internazionale John F. Kennedy di New York, di Eero Saarinen (1962).


Postmodernista la Metropolitan Opera del Lincoln Center a New York (1966).


Pop Art Piazza d'Italia a New Orkeans 1978, Louisiana. Eclettici il Portland Building a Portland (Oregon, 1982) e l'edificio orientale della National Gallery of Art a Washington (1974-78). Decostruttivisti il Weisman Art Museum dell'University of Minnesota, il Twin Cities a Mineapolis (1993) e il Walt Disney Concert Hall a Los Angeles (2003).

Weisman Art Museum



2 commenti:

  1. Bella questa nuotata nel tempo in America :o) Eh si' anche qua c'e' un po' di tutto ;o) Nella mia mente ho suddiviso gli stili di questa nazione soltanto in due frazioni: 1 ante grattacieli 2 post grattacieli ;o) Nella fase 'ante' penso che c'e' stato un minestrone di 'copiati' europei (tutti) appesantiti in maniera esponenziale ... ma questa terra era ancora giovane e i ricordi dei loro padri volava sempre in Europa. Cosi' si costruiva 'copiando' o semplicemente 'ricordando' le proprie radici. Quando il popolo americano si e' fatto piu' maturo ha cercato la propria strada, e questa e' stata quella di salire in alto (che poi non ne ho mai capito il significato dato che c'e' spazio da vendere... al contrario del Giappone). A questo punto e' stata proprio l'America a dettare i gusti e gli stili nel mondo. Sinceramente mi piace poco tutto, salvo forse Miami, poiche' gli stili europei sono snaturati e forzati mentre i cubi non mi piacciono proprio :oD

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  2. @ ZeN: I grattacieli sono propri delle metropoli. In pochi mq di terreno riescono a infilarci (in altezza) migliaia di persone, sia residenti che uffici (con una più alta popolazione rispetto alle abitazioni). La tipica "casa" statunitense non è poi così alta. Quando queste immense "colonne" di vetro e cemento si svuotano, vomitano per le strade moltitudini di persone che invadono le strade sottostanti. Molto pittoresco, sì. O.o'

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