Notre-Dam di Parigi è il principale luogo di culto cattolico della città, sorge nel cuore di Parigi, sull'Ile de la Cité, sulla Senna, ed è una delle costruzioni gotiche più celebri del mondo e uno dei monumenti più visitati della città.
L'edificio è di proprietà dello Stato francese, come tutte le cattedrali costruite dal Regno di Francia, e il suo utilizzo è assegnato alla Chiesa cattolica. Patrimonio dell'Umanità UNESCO, è stata voluta dal vescovo di Parigi, il teologo Maurice de Sully, in quanto quella di Santo Stefano era in rovina e quella di Nostra Signora era insufficiente per la popolazione in crescita. Le due chiese vennero demolite e il progetto si estese anche sull'area circostante con una grande piazza, una nuova strada più larga e la ricostruzione del Palazzo Vescovile. La costruzione della cattedrale ebbe due fasi: entro il 1250 fu completato l'edificio e fino alla metà del XIV secolo ci furono interventi alla struttura interna ed esterna. L'edificazione fu finanziata sia dalla Chiesa sia dalla Corona di francia, molti cittadini prestarono la loro opera come fabbri, muratori, carpentieri, ecc.
Dopo il 1250 fu restaurata e modificata fino a farle acquistare l'odierna struttura (metà del XIV secolo). Durante la Rivoluzione francese fu devastata (1789-99), tutti gli oggetti preziosi furono fusi e tutte le statue della facciata furono distrutte. Nel 1801 tornò alla Chiesa cattolica, la prima messa fu celebrata nel 1802. Nel 1804 qui venne celebrata l'incoronazione di Napoleone come imperatore dei Francesi. Dopo i danni subìti la cattedrale necessitava di un importante restauro, un ruolo determinante nella campagna di sensibilizzazione per il restauro lo ebbe lo scrittore Victor Hugo, col suo romanzo Notre-Dame de Paris (1831), l'opinione pubblica ebbe così un grande interesse nei confronti dell'edificio. Il restauro ebbe lo scopo di portare la cattedrale alle originali caratteristiche medievali creando un'unità di stili e integrando elementi architettonici e artistici di epoche successive a quella medievale. I lavori terminarono nel 1864, vi furono varie critiche sull'operato, in particolare sulle chimere della facciata (non presenti in origine) e sullo spostamento dell'intelaiatura del rosone. Tra il 1860 e il 1870 venne aperta una grande piazza di fronte al sagrato demolendo vari edifici antichi. Nel 1966 furono installate nuove vetrate basate sul disegno di quelle degli anni trenta.
Un elemento architettonico peculiare di Notre-Dame sono gli archi rampanti.
La cattedrale conserva innumerevoli opere d'arte, qui mi limito a descriverne brevemente alcuni tratti rimandando le specifiche a ricerche individuali.
Il Portale del Giudizio Universale (facciata occidentale, 1220-30) fu alterato nel 1771, la decorazione sulla lunetta tratta il tema del Giudizio Finale che, secondo l'escatologia (la dottrina che si interroga sul destino dell'uomo e dell'Universo) cattolica avverrà alla fine dei tempi, quando Dio giudicherà tutti gli uomini in base alle azioni che hanno compiuto durante la vita, e destinerà ciascuno al Paradiso o all'Inferno.
Nel Portale della Vergine (a sinistra della facciata, 1210-20, ripristinato nell'Ottocento) è rappresentata l'Arca dell'Alleanza, il corpo di Maria sollevato dal sepolcro da due angeli per essere portato in Paradiso e gli Apostoli.
Nel Portale di Sant'Anna (1140-50, restaurato nel XIX secolo), Maria e i suoi genitori, Anna e Gioacchino.
Al di sopra dei portali è situata la Galleria dei Re, con 28 archi con all'interno di ciascuno una statua alta 3,5 mt raffigurante uno dei Re di Giudea. Le statue risalgono all'Ottocento in quanto quelle originali furono distrutte durante la Rivoluzione francese.
Sulle fiancate della cattedrale si trovano le cappelle, tra i contraffoti e gli archi rampanti, concepiti anche come scolo delle piogge e perciò dotati di una gargolla, un doccione a forma di mostro.
La facciata nord (1250) sostituì quella romanica, la lunetta del portale è incentrata su Maria (Natività di Gesù, presentazione di Gesù al Tempio, Re Erode, la Strage degli Innocenti e la fuga in Egitto), il rosone ha al centro la Madonna col Bambino, poi profeti e personaggi dell'Antico Testamento.
Nel Portale della facciata sud (1258-65) la lunetta raffigura il martirio di Santo Stefano; il rosone (ricostruito nel XIX secolo) reca un'iconografia basata sui Testimoni di Cristo (Cristo nell'Apocalisse, discesa agli Inferi, Resurrezione di Cristo, profeti ed Evangelisti).
L'abside è la parte più antica della cattedrale, rimaneggiata nel XIII secolo, gli archi rampanti sono un rifacimento trecentesco, sono doppi, con un unico contrafforte.
Il tetto è ancora quello originario, terminato nel 1326 con l'installazione delle tegole di piombo. Sulla crociera (all'incontro fra il tetto del transetto con quello del coro e quello della navata centrale) si eleva la flèche, un'alta guglia di 45 mt pesante 750 tonnellate la cui struttura lignea poggia direttamente sui 4 pilastri della crociera e non sulle capriate del tetto, costruita a partire dal 1860.
La navata maggiore si articola su 5 campate, le navate sono divise da pilastri di forme differenti, al di sopra di quelle laterali interne si trova il matroneo, il cleristorio (il livello più alto della navata) ha monofore, bifore e rosoni. Le vetrate, in stile astratto, sono una diversa dall'altra. Lungo le navate esterne si aprono varie cappelle (1235-45), la prima a sinistra è il Battistero. Le cappelle sono ricche di opere d'arte, quella di Santa Clotilde, l'ultima, conserva la Lapide del Canonico Etienne Yver (1468), monumento storico di Francia, con un bassorilievo che raffigura il cadavere del defunto mangiato dai vermi e, sopra, il canonico nel suo sarcofago affiancato da Santo Stefano e San Giovanni.
Le vetrate policrome del cleristorio del coro e dell'abside fuono installate nell'Ottocento rimuovendo tutte le vetrate trasparenti del XVIII secolo, per ripristinare lo stato Medievale. Sono incentrate sulla Madonna (Annunciazione, Glorificazione della Vergine, Visitazione).
Il tappeto monumentale del coro è del 1825-33, misura 200 mq e ha disegni di elementi architettonici, floreali e simboli della Chiesa cattolica.
Il coro ligneo ha 78 stalli, i seggi superiori sono sormontati da un'elaborata boiserie.
l'Altare della Pietà, nell'abside, è neogotico, vi sono rappresentate la Pietà, Gesù deposto dalla Croce e portato nel Sepolcro, la Croce Gloriosa e il monumento funebre del vescovo Simon Matifas de Bucy.
La Sacrestia è situata a sinistra della cattedrale, è del 1845-50, in stile neogotico, con il chiostro e gallerie che si aprono sul cortile, con bifore e vetrate policrome. Sopra al tetto deglla Sacrestia è ospitato un alveare.
Il Museo del Tesoro si trova nella Galleria orientale del chiostro, nella Sacrestia del Capitolo e nella Sala Capitolare. Conserva oggetti liturgici, paramenti e alcune reliquie. Di notevole importanza quelle della Passione di Gesù, costituite dalla punta di uno dei chiodi, dalla pregevole Croce della Principessa Palatina e un frammento della Croce di Cristo. Poi il Reliquiario della Corona di Spine. Nella Sala Capitolare si trova la collezione dei Cammei dei Papi (268, di cui 258 realizzati dagli artisti di Torre del Greco).
... effettivamente questa cattedrale se lo merita tutto il post a lei dedicato! E' bellissima :o) Con un occhio a Notre Dame e con l'altro a wikipedia sono riuscita a capire perfettamente tutto il lato tecnico si si si! :oD Adoro il gotico ... anche se talvolta lo abbasseri un tantinello per renderlo piu' a portata delle mie vertigini ;o) Ehm ... pero' se fosse soppalcata perderebbe il suo fascino, si' :o( Questo tipo di costruzioni sfidano proprio le leggi della fisica ... insomma bisogna affidarsi ai contrafforti altrimenti ... azz! Scherzi a parte e' veramente qualcosa di bello si' ... solo i gargolle mi fanno un certo effetto paruroso :o( Certo se ti scravasa una grondaia addosso protesti ... ma se e' un gargollino spaventosino ... muuuutaaa! eh! (poi si vendicano nei sogni ... ecco)
RispondiElimina@ ZeN: Invece a me i gargolle stanno simpatici. Caratterizzano la decorazione. I mostri fanno paura (è il loro mestiere) ma io amo sempre pensare che, poi, in fondo sono buoni e che proteggano. :o)
RispondiEliminaNon ho volutamente ancora fatto un post su Parigi, forse lo scriverò, ma Notre-Dame ne merita uno tutto suo, sì. :o)