Città di circa 131.000 abitanti, fu capitale dell'omonimo principato longobardo nel Medioevo e poi del ducato normanno di Puglia e Calabria. A Salerno ha avuto sede la Scuola Medica Salernitana che fu la prima e più importante istituzione medica d'Europa all'inizio del Medioevo. La città si candida a diventare uno dei poli del turismo crocieristico e dell'architettura contemporanea, ospitando opere dei maggiori architetti del XXI secolo come Fuksas, Zaha Hadid, Bohigas, Chipperfield, Calatrava e Bofill.
Fondata nel 197 a.C. da una colonia romana, si espanse e divenne il centro amministrativo della provincia della Lucania e del Bruzio. Caduta sotto i Longobardi, nel 839 il Principato di Salerno era caratterizzato da un ambiente multiculturale fra il papato e l'impero, l'Oriente bizantino e il mondo islamico. Il periodo più florido fu fra il X e il XII secolo. Nel 1076 cadde sotto i Normanni. Con l'avvento degli Svevi, degli Angioini e degli Aragonesi iniziò a perdere importanza soprattutto per la crescente egemonia di Napoli. Nel 1877 in città lavoravano circa 10.000 operai tessili, per fare un paragone, nello stesso periodo, a Torino, lavoravano in questo settore solo 4000 operai.
Il duomo, Cattedrale Primaziale Metropolitana di Santa Maria degli Angeli e di San Matteo Apostolo ed Evangelista (1080-85), è in stile romanico, principale luogo di culto di Salerno. Il campanile, di grande valore storico e artistico, è un'importante testimonianza della fusione arabo-normanna del periodo. In generale la decorazione scultorea di tutta la cattedrale è caratterizzata dalla presenza di molti animali, anche all'interno ci sono elementi decorativi propri del patrimonio medievale: leoncini, cavalli e centauri. Il quadriportico è romanico, splendido il loggiato soprastante a bifore e pentafore, il punto d'inizio dell'architettura mediterranea. All'interno della chiesa due bellissimi amboni: quello donato da Romualdo Guarna (finemente decorato con mosaici e sculture, retto da colonne) e quello detto d'Ajello, affine all'altro, che fa pensare siano stati eseguiti nel XII secolo (poggia su 12 colonne, con pannelli a mosaico). La Cappella del Tesoro è affrescata, conserva cimeli, statue in argento del patrono, ostensori e reliquiari. Nel Museo Diocesano si trovano numerosi reperti provenienti dalla Cattedrale inoltre sono esposti gli Avori Salernitani, tessere decorate su avorio che raffigurano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento che decoravano l'antico altare della Cattedrale. La cripta è molto bella, custodisce le spoglie di San Matteo. Nel XVII secolo fu restaurata in stile barocco, tutti gli affreschi del soffitto sono di Belisario Corenzio. La cripta conserva molte sepolture illustri, suggestive le cappelle.
Il complesso archeologico di San Pietro a Corte è un'area nel centro storico in cui sono visibili le testimonianze archeologiche dei vari avvicendamenti storici a partire dal I secolo d.C., l'area si estende nel sottosuolo e in superficie. E' l'unica testimonianza archeologica di architettura palaziale di epoca longobarda, il sito è stato escluso dall'UNESCO nei "Longobardi in Italia: i luoghi del potere" a causa di carenze dal punto di vista dei servizi, info e accessibilità al sito. Vi si trovano le Terme romane (I-II secolo, con frigidarium utilizzato in età Paleocristiana come cimitero, con annessa ecclesia), il Palazzo di Arechi II (con la Cappella Palatina), la Cappella di Sant'Anna (1725).
La chiesa della Santissima Annunziata (1700) ha un importante organo in legno del 1880 in stile neogotico e cupola maiolicata.
La chiesa dell'Annunziatella, di Sant'Andrea Apostolo (1758) ha la facciata decorata da motivi gialli su fondo giallo ocra e una fontana col caratteristico tetto a cupola. L'interno è decorato con stucchi barocchi e dipinti settecenteschi. Annesso è il conservatorio Ave Gratia Plena Minor che ospita l'ostello della gioventù. E' visitabile solo il cortile con un'artistica fontana e un loggiato "catalano".
La maggior parte delle chiese di valore artistico sono nel centro storico, molte hanno origine alto-medievale e sono sorte come parte degli antichi monasteri a cui erano annesse. Lo stile predominante è il Barocco. La parte alta del centro storico è ricca di conventi dismessi per lo più di epoca longobarda o medievale.
Il Tealtro Verdi, municipale, (1863-72) è stato decorato da numerosi artisti salernitani e partenopei, pregiato il soffitto, dipinto da Pasquale di Criscito.
Il Palazzo Barone (1900) è in stile neoromanico, sul porto. Sormontato da una torre dalle forme medievali toscane, ha decorazioni esterne e interne eclettiche, tuttesi richiamano all'architettura medievale. E' stato edificato dall'ingegnere Mario Siniscalchi.
Il Palazzo Santoro (1926) è in stile Coppedè. Edificato dall'architetto Matteo d'Agostino, si affaccia sul lungomare. All'ultimo piano vi sono colonnati in stile tardo Liberty.
Vari i palazzi pubblici in stile razionalista o fascista.
La Cittadella Giudiziaria è la nuova sede del Tribunale, progettata da David Chipperfield nel 1999, in corso di completamento. Il progetto prevede la costruzione di 8 edifici di altezza variabile immersi nel verde, con ampie vetrate. Ciascun edificio è di colore diverso.
Il Castello di Arechi, con nucleo del VI secolo, fu costruito in età tardo romana o bizantina. Divenne il cardine del sistema difensivo triangolare della città, successivamente fu ampliato e fortificato. Non fu mai espugnato. Ospita un museo, attività ricettive e congressuali ed è punto di snodo per percorsi naturalistici e sentieri attrezzati.
Forte La Carnale è una torre realizzata nel 1569 su un promontorio.
In città ci sono alcuni interessanti siti archeologici, uno dei più importanti è l'area archeologica etrusco-sannitica del rione Fratte. Probabilmente era un piccolo e fiorente centro commerciale del VI secolo a.C. circa, fondato da gruppi di Etruschi e distrutto dai Romani.
Fra le aree naturali, Villa Comunale (1874), giardino storico; Giardino delle Minerva (1300, orto botanico e storico); Parco del Seminario (con attività ludiche e ricreative); Parco del Mercatello (1998) con serre, area naturalistica, area del giardino mediterraneo, del frutteto e del prato.
Fra i musei, Museo Archeologico Provinciale (Palazzo Durazzo); Museo Diocesano (ex seminario vescovile); Pinacoteca Provinciale; Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana (antichi strumenti medici e i codici medievali della città); Museo Archeologico del Castello di Arechi (maioliche e ceramiche tra il XII e il XV secolo); Museo dello Sbarco e Salerno Capitale (Istituto Gallotta, video dello sbarco, foto, medaglie, divise dell'esercito nazista e americano, oggettistica, armi, un carro armato, una jeep e un vagone ferroviario piombato proveniente dal campo di concentramento di Auschwitz); Museo della Ceramica Alfonso Tafuri (ricca raccolta di mattonelle del Settecento napoletano e dell'Ottocento vietrese e utensili da lavoro).
I piatti tradizionali sono molto semplici, fra cui la parmigiana di melanzane (che qui vengono passate nella farina e nell'uovo prima di friggerle). Per i dolci, la scazzetta (un pasticcio di pan di spagna farcito con crema pasticcera e fragoline di bosco ricoperto da una rossa glassa alla fragola), 'o cazunciell di castagnaccio (due dischetti di pasta frolla con al centro crema di cioccolata e castagne con canditi, liquore e polvere di cacao), la pasta reale, i mustaccioli, i susamielli, il rococò (dolce con mandorle, farina, zucchero, canditi e cannella).
Prodotti tipici sono l'olio extravergine di oliva Colline Salernitane Dop, la mozzarella di bufala campana Dop, la ricotta di bufala campana Dop, la sfogliatella Santa Rosa (tipica sfogliatella riccia) e il pesce azzurro del Golfo di Salerno.
Fra le aree naturali, Villa Comunale (1874), giardino storico; Giardino delle Minerva (1300, orto botanico e storico); Parco del Seminario (con attività ludiche e ricreative); Parco del Mercatello (1998) con serre, area naturalistica, area del giardino mediterraneo, del frutteto e del prato.
Fra i musei, Museo Archeologico Provinciale (Palazzo Durazzo); Museo Diocesano (ex seminario vescovile); Pinacoteca Provinciale; Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana (antichi strumenti medici e i codici medievali della città); Museo Archeologico del Castello di Arechi (maioliche e ceramiche tra il XII e il XV secolo); Museo dello Sbarco e Salerno Capitale (Istituto Gallotta, video dello sbarco, foto, medaglie, divise dell'esercito nazista e americano, oggettistica, armi, un carro armato, una jeep e un vagone ferroviario piombato proveniente dal campo di concentramento di Auschwitz); Museo della Ceramica Alfonso Tafuri (ricca raccolta di mattonelle del Settecento napoletano e dell'Ottocento vietrese e utensili da lavoro).
I piatti tradizionali sono molto semplici, fra cui la parmigiana di melanzane (che qui vengono passate nella farina e nell'uovo prima di friggerle). Per i dolci, la scazzetta (un pasticcio di pan di spagna farcito con crema pasticcera e fragoline di bosco ricoperto da una rossa glassa alla fragola), 'o cazunciell di castagnaccio (due dischetti di pasta frolla con al centro crema di cioccolata e castagne con canditi, liquore e polvere di cacao), la pasta reale, i mustaccioli, i susamielli, il rococò (dolce con mandorle, farina, zucchero, canditi e cannella).
Prodotti tipici sono l'olio extravergine di oliva Colline Salernitane Dop, la mozzarella di bufala campana Dop, la ricotta di bufala campana Dop, la sfogliatella Santa Rosa (tipica sfogliatella riccia) e il pesce azzurro del Golfo di Salerno.
Non pensavo fosse cosi bella e interessante Salerno! Certa anche lei ha le sue contraddizioni ... cose bellissime tenute ottimamente e altre cose un po' piu' dimenticate ;o) Bhe' questo e' quasi un classico di quando una localita' ha moltissimi monumenti e non puo' star 'dietro' a tutti ... ehm pero' quella robina longobarda li' sarebbe da mostrare e sistemare per l'Unesco ... ne varrebbe proprio la pena e' unica! Belle le chiese e tutto il resto. Mi piace anche questa sorta di voglia di cultura, scienze e avanguardia :oD Sono rimasta affascinata dai dolcini ... belli sostanziosi eh! :oD
RispondiElimina@ ZeN: Credo Salerno sia la provincia campana che "funzioni" meglio, e per meglio non intendo che sia perfetta, eh! Zoppica su alcune cose. Per attirare i turisti, però, deve ancora lavorarci sopra. ;o)
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