Fra gli oratori, l'oratorio dell'Assunta (1590, centro storico, nel Complesso dei Girolamini, in stile Barocco); l'oratorio della Scala Santa (1772, pregevole opera di Luigi Vanvitelli);
Sacrestia di San Domenico Maggiore (XVIII secolo, barocca); Sacrestia di Solimena (nella basilica di San Paolo Maggiore, interamente affrescata da Francesco Solimena tra il 1689 e il 1690); Sacrestia del Vasari (nella chiesa di Sant'Anna dei Lombardi, interamente affrescata da Giorgio Vasari, la più importante impronta del Rinascimento fiorentino a Napoli).
Le edicole sacre di Napoli sono molte centinaia e sono delle pregevoli forme di architettura religiosa, nate come simbolo di devozione privata e popolare. Hanno le loro radici nell'epoca greca e sono ricche di stili artistici. A Napoli chiunque poteva innalzare un'edicola votiva senza dare giustificazioni nè sottoporsi al clero locale. Esistono nei quartieri Spagnoli, a Pizzofalcone, dei secoli XVI-XIX, al porto e dintorni e nel centro antico.
Un centinaio i chiostri della città, destinati a facoltà universitarie, ospedali, scuole ed educandati all'inizio dell'Ottocento, in seguito alla soppressione di molti ordini religiosi in periodo murattiano.
Alcuni esempi, chiostri del Carmine Maggiore (basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore);
chiostri di Santa Chiara (basilica di Santa Chiara);
chiostro di San Gregorio Armeno (chiesa di San Gregorio Armeno); chiostro dei Santi Marcellino e Festo (chiesa dei Santi Marcellino e Festo) e chiostro di San Martino (Certosa di San Martino).
Fra le aree naturali, 33 giardini storici e parchi. Il più rilevante è quello di Capodimonte, poi la Villa Comunale, il Parco Virgiliano a Posillipo, Villa Floridiana al Vomero
(del 1817, in stile neoclassico), il Real Orto Botanico, il Parco del Poggio ai Colli Aminei e la Collina dei Camaldoli.
Le coste settentrionali ospitano il Parco Sommerso di Gaiola (di considerevole valore ambientale e con reperti di età romana) e la riserva naturale Cratere degli Astroni (oasi WWF).
Fra i musei, Museo Archeologico Nazionale, Galleria Nazionale di Capodimonte, Museo Nazionale di San Martino, Palazzo Reale; Pio Monte della Misericordia, Museo dei Girolamini, del Tesoro di San Gennaro, della Ceramica "Duca di Martina", del Conservatorio di San Pietro a Majella, Museo dell'Opera di San Lorenzo Maggiore, di Santa Chiara, il Diocesano, Museo di Villa Pignatelli, i Civici Gaetano Filangieri e di Castel Nuovo, il Museo di Pietrarsa, la Galleria dell'Accademia, quello della Cappella Sansevero (museo privato e gioiello della scultura del Barocco napoletano). Molti i musei d'arte contemporanea (Palazzo delle Arti, Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina, ecc.).
La cucina napoletana è strettamente legata alle vicende storiche e culturali della città. Famosa la pizza napoletana, la pasta al ragù napoletano, la parmigiana di melanzane, gli gnocchi alla sorrentina, ecc.
Un equilibrio fra piatti di mare e di terra. La cucina aristocratica è caratterizzata da piatti ricchi (timballi, sartù di riso, ecc.), quella povera usa cereali, legumi e verdure (pasta e fagioli, spaghetti aglio e olio, spaghetti alla puttanesca, ecc.). Celebri i suoi dolci, la più famosa è la sfogliatella, poi il babà e le zeppole. A Pasqua c'è la pastiera, a Natale gli struffoli e a Carnevale le chiacchiere. I prodotti tipici sono la pasta locale, la mozzarella di bufala campana, il pomodorino vesuviano o di San Marzano, i friarielli (infiorescenze appena sviluppate della cima di rapa), ecc.
Praticamente a Napoli dove guardi guardi c'e' qualcosa di artistico che ti aspetta :oD E ,,, come in ogni citta' d'arte che si rispetti ,,, molti personaggi famosi, partenopei o no, hanno voluto lasciare qua un ricordo della loro presenza e amore per questa citta'. Buona pizza, pastiera e tutti gli altri dolcini! :oP
RispondiElimina@ ZeN: La pasticceria partenopea è sacra! Ahahaha! Non poteri viverci...diventerei una palla! XD
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