Il sito archeologico della Napoli sotterranea, complesso di cunicoli di età greca che si estende quasi quanto la città, conserva, fra gli altri ambienti, i resti del Teatro romano di Neapolis; inoltre le catacombe cristiane e il Mausoleo di Virgilio, nel Parco Vergiliano a Piedigrotta (che ospita anche un colombaio di età romana, la tomba di Giacomo Leopardi e la Crypta Neapolitana). Altri inportanti siti archeologici sono i sotterranei del complesso di San Lorenzo Maggiore, quelli del Parco Archeologico di Posillipo, quelli della villa di Licinio Lucullo e del sottosuolo di Santa Chiara. Le catacombe sono scavate nel terreno, seconde solo a quelle di Roma, gli esempi più famosi sono la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco (chiesa barocca in via dei Tribunali, nel centro antico, completata nel 1616, luogo di sepoltura di diverse famiglie nobili napoletane) e il Cimitero delle Fontanelle (1656-1969), in via Fontanelle (accoglie 40.000 resti di persone, vittime della grande peste del 1656 e del colera del 1836; l'antico ossario si sviluppa per 3000 mq circa, si trova nel Vallone della Sanità, scavato nella roccia tufacea ed è formato da 3 grandi gallerie chiamate navate; ogni navata conserva teschi, tibie e femori, all'interno si trova anche la chiesa di Maria Santissima del Carmine). Nel sottosuolo napoletano (soprattutto nel Rione Sanità) ci sono le catacombe di San Gennaro, del II secolo; San Gaudioso, del V secolo e di San Pietro ad Aram, del IV secolo).
Fra i palazzi, il Palazzo Donn'Anna (1640-48 circa), in via Posillipo, uno dei più celebri palazzi di Napoli. Rimasto incompiuto, ha lo spettacolare fascino di una rovina antica fra i resti delle ville romane del litorale di Posillipo. All'interno, di notevole interesse il teatro, aperto verso il mare. Non è visitabile perchè abitazione privata. Nelle credenze popolari qui veniva la discussa regina Giovanna D'Angiò per incontrare i suoi giovani amanti scelti fra prestanti pescatori, che faceva precipitare dal palazzo all'alba dopo una notte appassionata. La leggenda vuole che le anime di questi sventurati si aggirino tuttora nei sotterranei, affacciandosi al mare ed emettendo lamenti.
Il Palazzo Mastelloni (XVIII secolo), in Piazza Carità, è in stile rococò.
Il Palazzo Sanfelice (XVIII secolo), nel Rione Sanità, presenta notevoli cortili che fungono da scenografia insieme alle scale. La facciata ha finestre decorate da stucchi. E' stato usato per alcuni film con Eduardo de Filippo, Nanni Loy e Pasquale Festa Campanile.
Palazzo Spinelli di Laurino (XV secolo) fu decorato nel XVIII secolo. Situato lungo il Decumano Maggiore, ha il cortile interno a pianta ellittica, l'unico della città, adorno di statue e stucchi di notevole bellezza. Notevole lo scalone sanfeliciano (Ferdinando Sanfelice, architetto, pittore e nobile italiano di epoca barocca), composto da due rampe, e la cappella di famiglia. Oggi in stato di degrado.
Palazzo Tufarelli (XVI secolo), in via Benedetto Croce, è in stile rinascimentale napoletano. La scala, un secondo cortile e le decorazioni in stucco sono del XVIII secolo.
Villa Ascarelli (XX secolo), in via Palizzi, è in tardo Liberty napoletano.
Villa Volpicelli, a Posillipo, fu acquistata nel 1884 da Raffaele Volpicelli, è tra le più belle di Posillipo, con un vasto giardino che si distende verso il mare e la struttura fortificata della torre.
Villa Doria D'Angri, a Posillipo, è sede dell'Università degli Studi "Parthenope". Villa neoclassica, la più importante della zona, fu completata nel 1833. Sorge su un banco tufaceo con cui sembra formare un solo corpo architettonico. Gli spazi interni sono decorati a motivi pompeiani, specchi, maioliche, stucchi, ecc. Pregevole la pagoda ottagonale.
Villa Pignatelli (1826) si trova a Chiaia, con annesso parco. E' uno dei più significativi esempi di architettura neoclassica di Napoli. Ospita il Museo Principe Diego d'Aragona Pignatelli Cortes. Pensata come una domus pompeiana, all'interno conserva l'aspetto di dimora principesca. Le decorazioni a stucco, i dipinti e gli arredi sono quelli originali (1870-80).
Villa Spera (1922), al Vomero, è in stile Liberty, con un marcato eclettismo che fonde lo stile Liberty con il Neoromanico. Le sue decorazioni riprendono motivi medievali e pseudo-rinascimentali.
Villa Maria (XIX secolo, ex palazzo del Grand Heden Hotel) è situata nel quartiere Chiaia. E' un'imponente testimonianza del Liberty napoletano.
Villa Ebe (1922) o Castello di Pizzofalcone è una palazzina neogotica nel quartiere di San Ferdinando. Di gusto e stile Vittoriano, ha una torre quadrata con contrafforti ottagonali in pietra vesuviana e finestre ad arco. Versa in stato di totale abbandono.
Palazzo Donn'Anna
foto:wikipedia.org
La Cattedrale di Santa Maria Assunta (XIII-XIX secolo) è in stile gotico-rinascimentale e neogotico. Il Duomo ospita il Battistero più antico dell'Occidente (di San Giovanni in Fonte) e tre volte l'anno accoglie il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro. Ricostruita più volte nei secoli, la facciata è in stile neogotico, della fine dell'Ottocento. La cattedrale conserva la Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro e la Basilica di Santa Restituta.
Palazzo Donn'Anna
foto:wikipedia.org
La Cattedrale di Santa Maria Assunta (XIII-XIX secolo) è in stile gotico-rinascimentale e neogotico. Il Duomo ospita il Battistero più antico dell'Occidente (di San Giovanni in Fonte) e tre volte l'anno accoglie il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro. Ricostruita più volte nei secoli, la facciata è in stile neogotico, della fine dell'Ottocento. La cattedrale conserva la Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro e la Basilica di Santa Restituta.
Interessantissimo il sottosuolo di Napoli! E' pieno di arte, di storia ... e di tradizioni piu' pagane che cristiane. Me li immagino intenti a spolverare i teschi e a riporli sui centrini ... se la fortuna arrivava si meritavano teche e piccoli riguardi ... non voglio assolutamente sapere cosa accadeva se le richieste non erano ascoltate :o( Bello il duomo!
RispondiElimina@ ZeN: I Napoletani hanno un grande attaccamento alla vita, per questo hanno un rapporto particolare con la morte. :o)
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