lunedì 22 dicembre 2014

Napoli 1 - Campania




Città di circa 989.000 abitanti, sorge sull'omonimo golfo, tra il Vesuvio e i Campi Flegrei. Fondata nell'VIII secolo a.C., fu tra le principali città della Magna Grecia grazie al rapporto privilegiato con Atene, esercitò una notevole influenza commerciale, culturale e religiosa sulle popolazioni circostanti, tanto da diventare centro della filosofia epicurea (filosofia della scuola di Epicuro) in Italia. Formò un ducato autonomo indipendente dall'Impero Bizantino, dal XIII secolo (e per circa 600 anni) fu capitale del Regno di Napoli. Sotto i Borbone divenne capitale del Regno delle Due Sicilie, ma dopo l'annessione al Regno d'Italia iniziò un sensibile declino. Fra i principali centri culturali d'Europa, ospita anche l'Orientale, la più antica università di studi orientalistici del Continente, e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eretta Patrimonio Storico e Culturale dei Paesi del Mediterraneo dall'Assemblea parlamentare del Mediterraneo.


Il centro storico, il più vasto d'Europa, è stato riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio Mondiale dell'Umanità. L'apparato vulcanico Somma-Vesuvio (con il vicino Miglio d'Oro) è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale tra le riserve mondiali della biosfera.
Il suo centro storico racchiude 27 secoli di storia e usa l'antico tracciato viario greco. Fra le piazze, Piazza del Gesù Nuovo (con palazzi barocchi come il Palazzo Pandula, il Palazzo Pignatelli di Monteleone, la chiesa delle Clarisse (medievale), la chiesa del Gesù Nuovo, il Monastero di Santa Chiara,gotico; e Piazza del Plebiscito (di 25.000 mq, una delle più grandi d'Italia, con la Basilica di San Francesco di Paola, il Palazzo Reale, Palazzo Salerno e il Palazzo della Prefettura).
Il Palazzo Reale (XVII-XIX secolo) sorge su Piazza del Plebiscito, la facciata è classicheggiante. Del 1888 le statue con i capostipiti delle dinastie dei sovrani che hanno regnato a Napoli. All'interno, cortili, giardini, giardini pensili e i giardini reali. Dipinti di importanti artisti decorano le sale del palazzo, l'appartamento reale è adibito a museo, con le stanze che non hanno subìto nessun cambiamento. Altri locali: il teatrino di corte (1768), la Sala diplomatica, la saletta neoclassica, la seconda anticamera di Sua Maestà (o Fasti di Alfonso il Magnanimo), la terza anticamera, la Sala del Trono, il Salone degli Ambasciatori e numerose altre, tutte con opere d'arte, mobili, oggetti, ecc. Il teatrino di corte è completamente affrescato, con statue; la Cappella Reale dell'Assunta (o Cappella Palatina, XVII secolo) è stata rifatta nel XIX secolo con affreschi, l'altare e un presepio.


La Reggia di Capodimonte ospita il Museo Nazionale di Capodimonte, con le Gallerie Nazionali di Capodimonte che custodiscono una straordinaria collezione Farnese, la collezione Borgia, pittura napoletna e arte contemporanea. Il palazzo è stato iniziato nel 1738 e terminato dopo circa un secolo. Il percorso museale è composto da oltre 150 sale su tre piani mostrando anche bronzi, arazzi, disegni e stampe, oreficerie, mobilia, armi e armature. All'interno conserva il salottino di porcellana di Maria Amalia di Sassonia, un ambiente stile Rococò interamente rivestito di lastre di porcellana bianca decorate ad altorilievo con festoni e scene di genere ispirate al gusto della "cineseria" del XVIII secolo. Rappresenta la "summa" della perizia tecnica e artistica della Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte, fondata nel 1740 da Carlo di Borbone e dalla stessa Maria Amalia.


Castel Capuano (XII-XIV secolo), dopo Castel dell'Ovo, è il più antico castello di Napoli. Di origine normanna, è sede della sezione civile del Tribunale. All'interno, il Salone della Corte d'Appello (affrescato), la Sala dei Busti (affrescata, con busti degli avvocati più famosi della città), e la Cappella (o chiesa) della Sommaria.


Castel dell'Ovo (I secolo a.C.-XVI secolo) è il castello più antico della città, ricostruito durante il periodo angioino e aragonese. La leggenda sull'origine del suo nome dice che il poeta latino Virgilio (che era considerato un mago) nascose nelle segrete dell'edificio un uovo che mantenesse in piedi l'intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli. Nel XIV secolo il castello subì notevoli danni a causa del crollo parziale dell'arco sul quale è poggiato, per evitare che si diffondesse il panico per le presunte catastrofi, la regina Giovanna I dovette giurare di aver sostituito l'uovo.


Castel Sant'Elmo (XIV secolo) è di origine medievale, oggi adibito a museo, sulla collina del Vomero. Il possente edificio è in parte ricavato dalla viva roccia. E' uno dei più significativi esempi di architettura militare cinquecentesca.


Il Maschio Angioino (XIII-XV secolo) è un castello medievale e rinascimentale e uno dei simboli della città. Ospita il Museo Civico con la Cappella Palatina. All'interno, la Sala dei baroni (o Sala del Trono), la Sala dell'armeria, la Cappella delle Anime del Purgatorio (barocca, con affreschi e dipinti), la Cappella di San Francesco di Paola e le prigioni.


La Galleria Umberto I (1887-90) è una galleria commerciale, sede storica della massoneria napoletana, decorata con mosaici e decorazioni Liberty. Divenne subito un fondamentale polo commerciale, ha ospitato per oltre 50 anni gli sciuscià, i lustrascarpe della città. Al secondo piano della facciata principale c'è il Museo del Corallo.
La Galleria Principe di Napoli (1870) è anche lei commerciale, con copertura in ferro e vetro, ma in realtà è sede soprattutto di uffici comunali e sostanzialmente luogo privo di vita.


Il Palazzo dello Spagnolo (1738), in via Vergini, nel Rione Sanità, è un pregevole esempio di architettura civile in stile barocco napoletano. Tutto l'edificio è caratterizzato da decorazioni in stucco in stile Rococò (1740). Le porte di accesso agli appartamenti sono decorate con stucchi che inquadrano medaglioni  con i ritratti a busto della famiglia che abitava l'appartamento.
Palazzina Russo Ermolli (XX secolo), in via Palizzi, è una delle più importanti architetture Liberty di Napoli, con un notevole apparato ornamentale.
Il Palazzo dello Schiantarelli (XVIII secolo), in via Foria, ha toni neoclassici e busti in stucco.
 
 

2 commenti:

  1. O.O caspita che bellezza! O.O Mi risulta quasi impossibile dire cio' che e' piu' bello ... perche' e' tutto bello! O.O Ogni casato, regnate o conquistatore si e' fatto costruire la sua residenza, senza far demolire le altre, dando prova di grande rispetto per la citta' e l'architettura locale ... e cosi' oggi Napoli puo' vantarsi di mostrare quasi tutta la propria storia .o) Molto intrigante la Casa dello Spagnolo!

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Alla Casa dello Spagnolo, credo, abbiano girato qualche film... ;o)
    Napoli è una città molto complessa, anche a livello architettonico. :o)

    RispondiElimina