domenica 5 ottobre 2014

La Spezia - Liguria




Città di circa 92.000 abitanti, è situata al centro di un golfo naturale conosciuto come Golfo dei Poeti o Golfo di La Spezia.
Il territorio fu abitato fin dall'Età del Bronzo e del Ferro, più tardi arrivarono i Liguri e poi fu sottomessa a Roma nel 155 a.C.
Le sue origini si intrecciano con le vicende di Luni, il centro più importante della zona nell'epoca classica. Prima sotto il dominio bizantino, poi lombardo, fu annessa al Ducato di Tuscia. Dopo Carlo Magno fu saccheggiata dai Vichinghi nell'860, poi cominciò a subire le incursioni saracene che portarono al definitivo decadimento di Luni. A metà del XIII secolo fu genovese, tra il XIII e il XIV secolo la città si sviluppò e cominciò a imporsi come centro principale del golfo. Dopo i Visconti, nel XV secolo La Spezia sviluppò il commercio, il suo golfo fu anche un grande centro di attività piratesche del Tirreno, zona considerata pericolosa, insieme alle Cinque Terre, per la navigazione. Seguirono gli Sforza, gli Spagnoli e i Francesi. Col Regno di Sardegna divenne capoluogo della Provincia di Levante (1823). Sede di un arsenale militare marittimo, la città cambiò radicalmente conservando il suo carattere turistico. L'Arsenale (1862-69) attirò una forte immigrazione, nel 1901 ci fu una spinta edilizia in forme Liberty e crebbero le iniziative culturali e sociali. Al termine della II guerra mondiale, nel 1946, su tre navi 1914 ebrei sopravvissuti salparono dal porto cittadino diretti in Palestina, per questo La Spezia è conosciuta in Israele e sulle carte geografiche israeliane con il nome di "Schàar Zion" (Porta di Sion). La base militare della città perse gradualmente importanza rispetto a quella di Taranto, negli anni '80 e '90 ci fu una riconversione industriale con uno sviluppo della cantieristica, la nautica e il turismo.


La Cattedale di Cristo Re (1929-75), dell'architetto razionalista Adalberto Libera, è il più importante luogo di culto cattolico della città.
La chiesa di Nostra Signora della Neve (1897-1901) ha la facciata decorata con fasce bianche e grigie. Il suggestivo interno ha doppie colonne di marmo rosso di Verona con capitelli di ispirazione bizantina. Le pareti sono rivestite di pitture bizantineggianti.
Il Palazzo Comunale (1933) è dell'architetto razionalista Franco Oliva (altri palazzi di Oliva sono il Palazzo del Ghiaccio, quello del Governo e Villa Marmori).
Palazzo Crozza (XIX secolo) ospita la Biblioteca Comunale Ubaldo Mazzini. All'interno, un ricco atrio in stile ionico, sale affrescate e i classici pavimenti liguri a graniglia.
Il Palazzo delle Poste è di Angelo Mazzoni, costruito con laterizi di Monsummano. Ha interni con marmi policromi e un mosaico futurista nella torre, opera di Prampolini e Fillia, dedicato alle comunicazioni terrestri, aeree e marittime.
Fra i musei, il Museo del Castello di San Giorgio; Museo Civico Archeologico U. Formentini (nel Castello, che raccoglie reperti dell'intera Lunigiana dalla Preistoria all'Età Medievale); Museo Civico Amedeo Lia (dipinti e miniature dal XIII al XVIII secolo, sculture, oggetti antichi, medievali e moderni); la Palazzna delle Arti e Museo del Sigillo; il Museo Civico Etnografico G. Podenzana (la cultura popolare lunigianese dell'800 e del primo '900); il Museo Diocesano; il Centro d'Arte Moderna e Contemporanea; il Museo Tecnico Navale (con più di 150 modelli di navi e imbarcazioni, 2500 medaglie, 6500 cimeli, documenti, volumi tecnici e storici).


Il Castello di San Giorgio (1262-XIX secolo), visitabile, è una fortificazione militare genovese sulle alture della città, ricostruito e modificato nei secoli. Con un decreto del 1609, il castellano (che doveva essere un nobile) non poteva uscire all'esterno della fortezza, pena la morte.


La Fortezza di Sarzanello (nei pressi di Sarzana, X-XIX secolo), visitabile, è uno dei simboli della città di Sarzana, composta dal castello vero e proprio e da un enorme rivellino triangolare.
Fra le aree naturali, i vari giardini pubblici e la storica passeggiata a mare (Passeggiata Morin), adornata da palme e fiori. Altri parchi: Parco della Maggiolina; Parco della Rimembranza e Parco del Colombaio.


Oltre alla cucina tipica ligure, in questa zona si fanno gli sgabei (pasta di pane lievitata, tagliata a strisce, fritta, salata in superficie, consumata anche con formaggi e affettati. Ultimamente sono proposti anche come dolce, ripieni di crema pasticcera o cioccolata); la mescciua (zuppa di legumi e cereali lessati e poi uniti con olio extravergine di oliva e pepe in grani); le cozze, lo zafferano di Campiglia. La frazione di Pitelli è famosa per i ravioli di carne, patate ed erbette.
 
 

2 commenti:

  1. Immagino che per essere stata edificata con molto stile razionalista ... era stata molto danneggiata dalla guerra :o( Di antico antico ha il Castello ... in cui pochi volevano abitare perche' andavano in automatico agli arresti domiciliari :o( e, per dirla proprio tutta .... di questo decreto non ho proprio capito il senso :o( Il Castello di Sarzana mi sembra molto piu' bello e accogliente :oD Buono quel frittino :oP

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  2. @ ZeN: Ho visto La Spezia di passaggio, anni fa. Scorazzavo fra Portovenere e Lerici...adoro queste cittadine. Non ne ho un preciso ricordo, ma pare che, sì, le distruzioni della guerra hanno fatto i loro bei danni... :o/

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