Oristano - Sardegna

Città di 32.000 abitanti circa, sorge nel Campidano. La sua storia s'intreccia con il Giudicato di Arborea e con Eleonora d'Arborea. La bizantina Aristianis divenne un centro importante nel 1070 quando vi fu trasferita la sede vescovile e fu eretta capitale del Giudicato di Arborea.

La città era protetta dai nemici da barriere naturali come gli stagni di Santa Giusta e la biforcazione del fiume Tirso. Nel Medioevo ci furono numerose guerre tra il Giudicato arborense e gli altri regni sardi. Distrutta nel 1198 dai Cagliaritani fu presto ristrutturata dai giudici arborensi nel XIII e XIV secolo, che migliorarono le fortificazioni con la costruzione di 28 torri. All'epoca era la tipica città fortificata medievale italiana. Nel 1324 il Giudicato si alleò coi catalano-aragonesi per la conquista dei territori pisani per poi contrastarli nella conquista del resto dell'isola per unificare il Regno di Sardegna. Il Giudicato di Arborea fu il più longevo dei giudicati sardi, finì nel 1420 quando fu ceduto alla corona aragonese per 100.000 fiorini d'oro, che la trasformò in marchesato nel 1479. Oristano fu elevata al rango di città regia. Seguì le sorti della Sardegna con le dinastie aragonese-spagnola e sabauda nel 1720.

Fra gli edifici religiosi, la Cattedrale di Santa Maria Assunta (1130) che fu abbattuta nel 1733 per far posto a una barocca; la chiesa di San Francesco (1835), neoclassica; la chiesa monastero di Santa Chiara (1343) in stile franco-gotico; la chiesa e chiostro del Carmine in stile barocco-rococò, uno dei migliori esempi oristanesi, e molte altre.

Fra le architetture civili, il Palazzo Giudicale (ex carcere) anteriore al 1263; Palazzo d'Arcais; Casa di Eleonora; Seminario Arcivescovile; Teatro San Martino; Casa de la Ciudad e Gran Torre.

Fra i musei, il Museo Archeologico, la Raccolta dell'Opera del Duomo e la Pinacoteca Comunale Carlo Contini.