Conosciuta come "la città del Palladio", Vicenza è un importante luogo d'arte. La città è stata inserita fra i Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO, con le sue ville palladiane. E' capitale italiana della lavorazione dell'oro.
Di origine paleoveneta dal IV secolo a.C., nel 49 a.C. ottenne la cittadinanza romana, prosperò durante il primo periodo imperiale (resti del Teatro di Berga, dell'acquedotto, del Foro e di domus). Importanti reperti risalenti alle origini della città sono conservati nel Museo naturalistico e archeologico di Santa Corona e nel Museo Diocesano.
Occupata dai Longobardi nel 568, fu sede ducale. Nei tre secoli del periodo longobardo e del successivo periodo carolingio Vicenza ebbe un ruolo di un certo rilievo. Nel Medioevo i Benedettini bonificarono il territorio acquitrinoso. Controllata da Ezzelino II il Monaco nel 1211, passò sotto gli Scaligeri, che costruirono le mura trecentesche. Entrò nella Repubblica Serenissima Veneta nel 1404, fino al 1797. Fu un periodo di pace e benessere e le arti raggiunsero livelli eccelsi. Nel 1486 gli Ebrei furono espulsi dalla città, per sopperire alle richieste di prestiti di denaro fu istituito il Monte di Pietà. Il Cinquecento fu il secolo del Palladio, giunto da Padova. Le numerose famiglie nobili vicentine gli commissionarono numerosi palazzi in città e ville. Tra le principali opere, la Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati e Villa Capra detta La Rotonda. La sua tradizione venne continuata da Vincenzo Scamozzi e altri architetti, fino al XVIII secolo.
I Francesi arrivarono nel 1797, seguiti dagli Austriaci. Dopo vari alternamenti di dominio, nel 1848 scoppiarono i moti rivoluzionari in tutta Europa e a Vicenza. Il feldmaresciallo Josef Radetzky attaccò più volte la città, ma si impressionò per il coraggio e la caparbietà dei difensori berici accordando loro la resa con l'onore delle armi e consentendo ai combattenti di lasciare la città senza farli prigionieri.
Nel 1866 gli Austriaci abbandonarono Vicenza ed entrarono le truppe italiane.
La città, durante la II guerra mondiale, fu gravemente danneggiata dai bombardamenti alleati, fino al 1945. Dagli anni Cinquanta un forte sviluppo economico e industriale ne ha fatto una delle città più ricche d'Italia.
Due sono i simboli della città: il Gioiello di Vicenza (modello della città in argento del 1578 il cui disegno è attribuito al Palladio, offerto come ex voto alla Madonna di Monte Berico per scongiurare l'epidemia di peste, distrutto dal governo napoleonico e ricostruito nel 2012 dall'argentiere Carlo Russi), e la Rua (ruota), simbolo dell'orgoglio popolare vicentino (una grande struttura in legno introdotta nel 1441 per sostituire il cero e il gonfalone che sfilavano alla processione del Corpus Domini dal collegio dei notai, con una grande ruota girevole al centro che rappresentava la rotazione quadrimestrale delle cariche all'interno del potente collegio dei notai. Nel 1944 l'opera venne distrutta da una bomba e ricostruita nel 2007).
La Basilica Palladiana è di Andrea Palladio, che riprogettò il gotico Palazzo della Ragione aggiungendo le celebri logge di marmo. Oggi è sede di mostre d'architettura e d'arte e Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Il Palazzo della Ragione è della metà del Quattrocento con una copertura a carena di nave rovesciata ricoperta di rame, ispirata a quella del Palazzo della Ragione di Padova. Nel 1546 lo sconosciuto o quasi Andrea Palladio elabora un progetto di ristrutturazione che viene approvato nel 1549. Lo stesso Palladio la definì "Basilica" in omaggio alle strutture della Roma antica dove si discuteva di politica e si trattavano affari. Questo celebre edificio costituiva già nel medioevo il fulcro delle attività politiche ed economiche. Accanto alla Basilica si trova la Torre Bissara, edificata a partire dal XII secolo, alta 82 mt.
Il Teatro Olimpico è stato progettato da Andrea Palladio nel 1580. Il teatro è all'interno di un preesistente complesso medievale, fu commissionato per la messa in scena di commedie classiche. Inaugurato nel 1585, è nella lista dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO. Il teatro è l'ultima opera del Palladio, considerato uno tra i suoi più grandi capolavori insieme a Villa Capra (La Rotonda), la Basilica Palladiana e Palazzo Chiericati. Il progetto palladiano si rifà alla grande architettura classica, fu ultimato postumo dallo Scamozzi che disegnò le scene lignee di grande effetto per il loro illusionismo prospettico e la cura del dettaglio. Il teatro, con le molte statue e decorazioni, fu realizzato in legno e stucco.
Palazzo Chiericati, sede della Pinacoteca Civica, fu costruito fra il 1550 e il 1680 su disegno del Palladio come residenza nobiliare privata. La facciata presenta due ordini sovrapposti con un coronamento di statue.
Le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari si trovano in un palazzo barocco del 1678, ospitano le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari o Gallerie d'Italia (con capolavori della pittura veneta del Settecento e una collezione di antiche icone russe). Decorato con affreschi, nel XVIII secolo subì una rivisitazione in stile neoclassico.
Palazzo Porto in Piazza Castello (Porto Breganze) è un palazzo nobiliare progettato nel 1571 attribuito al Palladio, rimasto incompiuto. Della famiglia dei Porto, è inserito nel Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Casa Pigafetta è del 1440, abitazione di Antonio Pigafetta, vicentino che tenne il diario di bordo durante la storica circumnavigazione del globo di Ferdinando Magellano. E' un raro esempio di gotico fiorito con finestre in stile arabesco.
Ca' d'Oro (Palazzo Caldogno da Schio) è del Trecento, completata in stile tardogotico nel 1477.
Villa Almerico Capra (La Rotonda o Villa Capra o Villa Capra Valmarana) è Patrimonio dell'Umanità UNESCO, costruita dal Palladio nel 1566, è uno dei primissimi esempi a pianta centrale di un edificio privato. Ognuna delle quattro facciate è dotata di loggia da cui si accede a una sala centrale circolare con una cupola.
Villa Trissino è una villa veneta legata al Palladio, si trova nella lista dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO. Non è opera del Palladio, ma uno dei luoghi del suo mito. Qui pare fu "scoperto" il Palladio da un nobile vicentino mentre faceva lo scalpellino. Notate le sue potenzialità e il suo talento, ne curò la formazione e lo introdusse nell'aristocrazia vicentina, trasformandolo in architetto a cui impone il nome di Palladio.
Ville Vicentine
Villa Valmarana "Ai Nani" è una villa veneta sulle falde del Monte Berico. E' celebre per gli affreschi di Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico. Vicina alla Rotonda, è residenza della famiglia nobiliare dei Valmarana. E' aperta al pubblico, come la Rotonda, sempre di proprietà dei Valmarana.
La Basilica Palladiana è di Andrea Palladio, che riprogettò il gotico Palazzo della Ragione aggiungendo le celebri logge di marmo. Oggi è sede di mostre d'architettura e d'arte e Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Il Palazzo della Ragione è della metà del Quattrocento con una copertura a carena di nave rovesciata ricoperta di rame, ispirata a quella del Palazzo della Ragione di Padova. Nel 1546 lo sconosciuto o quasi Andrea Palladio elabora un progetto di ristrutturazione che viene approvato nel 1549. Lo stesso Palladio la definì "Basilica" in omaggio alle strutture della Roma antica dove si discuteva di politica e si trattavano affari. Questo celebre edificio costituiva già nel medioevo il fulcro delle attività politiche ed economiche. Accanto alla Basilica si trova la Torre Bissara, edificata a partire dal XII secolo, alta 82 mt.
Il Teatro Olimpico è stato progettato da Andrea Palladio nel 1580. Il teatro è all'interno di un preesistente complesso medievale, fu commissionato per la messa in scena di commedie classiche. Inaugurato nel 1585, è nella lista dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO. Il teatro è l'ultima opera del Palladio, considerato uno tra i suoi più grandi capolavori insieme a Villa Capra (La Rotonda), la Basilica Palladiana e Palazzo Chiericati. Il progetto palladiano si rifà alla grande architettura classica, fu ultimato postumo dallo Scamozzi che disegnò le scene lignee di grande effetto per il loro illusionismo prospettico e la cura del dettaglio. Il teatro, con le molte statue e decorazioni, fu realizzato in legno e stucco.
Palazzo Chiericati, sede della Pinacoteca Civica, fu costruito fra il 1550 e il 1680 su disegno del Palladio come residenza nobiliare privata. La facciata presenta due ordini sovrapposti con un coronamento di statue.
Le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari si trovano in un palazzo barocco del 1678, ospitano le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari o Gallerie d'Italia (con capolavori della pittura veneta del Settecento e una collezione di antiche icone russe). Decorato con affreschi, nel XVIII secolo subì una rivisitazione in stile neoclassico.
Palazzo Porto in Piazza Castello (Porto Breganze) è un palazzo nobiliare progettato nel 1571 attribuito al Palladio, rimasto incompiuto. Della famiglia dei Porto, è inserito nel Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Casa Pigafetta è del 1440, abitazione di Antonio Pigafetta, vicentino che tenne il diario di bordo durante la storica circumnavigazione del globo di Ferdinando Magellano. E' un raro esempio di gotico fiorito con finestre in stile arabesco.
Ca' d'Oro (Palazzo Caldogno da Schio) è del Trecento, completata in stile tardogotico nel 1477.
Villa Almerico Capra (La Rotonda o Villa Capra o Villa Capra Valmarana) è Patrimonio dell'Umanità UNESCO, costruita dal Palladio nel 1566, è uno dei primissimi esempi a pianta centrale di un edificio privato. Ognuna delle quattro facciate è dotata di loggia da cui si accede a una sala centrale circolare con una cupola.
Villa Trissino è una villa veneta legata al Palladio, si trova nella lista dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO. Non è opera del Palladio, ma uno dei luoghi del suo mito. Qui pare fu "scoperto" il Palladio da un nobile vicentino mentre faceva lo scalpellino. Notate le sue potenzialità e il suo talento, ne curò la formazione e lo introdusse nell'aristocrazia vicentina, trasformandolo in architetto a cui impone il nome di Palladio.
Villa Valmarana "Ai Nani" è una villa veneta sulle falde del Monte Berico. E' celebre per gli affreschi di Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico. Vicina alla Rotonda, è residenza della famiglia nobiliare dei Valmarana. E' aperta al pubblico, come la Rotonda, sempre di proprietà dei Valmarana.
... eheheh se calcoliamo che le opere del Palladio le adoro ...mi son cascati gli occhi! Non immaginavo una Vicenza cosi' splendida ne' tanto meno che fosse la 'patria' degli orafi! Complimenti ho visto un susseguirsi di meraviglie :o) ... per non parlare poi delle ville eh! Splendide! .o))) me piasissimissima!!!
RispondiElimina@ ZeN: Vicensa è colma di opere d'arte! Purtroppo è in secondo piano rispetto ad altre mete. E' un vero peccato. :o/
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