lunedì 21 aprile 2014

I Comanche

Guerrieri Comanche
foto: wikimedia.org


Tribù di nativi americani originaria della Comancheria (territorio fra il Nuovo Messico, Colorado. Kansas, tutto l'Oklahoma e Texas) che oggi conta circa 10.000 membri, la metà vive in Oklahoma e l'altra metà in Texas, California e Nuovo Messico. Abili cacciatori, vivevano in accampamenti di tende coniche, organizzati in clan patrilineari. Animisti, notevole il loro artigianato tradizionale (intreccio e pelli decorate).
I Comanche parlano una lingua uto-azteca, un dialetto Shoshone. Emersero dopo il 1700, quando si staccarono dagli Shoshone e si insediarono nello Wyoming. Migrarono verso sud, fino al Texas. La popolazione si incrementò grazie all'abbondanza di bisonti, a gente del popolo Shoshone e all'adozione di molte donne e bambini presi prigionieri da gruppi rivali. I Comanche restarono sempre divisi in almeno una dozzina di gruppi autonomi che potevano farsi la guerra o cooperare fra loro. Sono stati probabilmente il primo gruppo di nativi a introdurre il cavallo nella loro cultura e quelli che lo hanno fatto conoscere agli altri popoli delle Grandi Pianure.
Alla metà del XIX secolo rifornivano cavalli a commercianti, coloni francesi e americani e ai cercatori d'oro. Molti dei cavalli erano rubati così ebbero la reputazione di ladri di cavalli e poi anche di bovini. I Comanche erano avversari formidabili, dedicarono alla guerra la maggior parte del loro tempo, le loro scorribande nel Messico, e fino all'America Centrale, tradizionalmente avvenivano durante la luna piena, per vedere meglio di notte.
Con i primi coloni europei ebbero relazioni ambigue, potenzialmente erano sempre in guerra con tutti i gruppi di nativi delle Grandi Pianure, per questo erano considerati pericolosi. Riuscirono a mantenere la loro indipendenza e a incrementare i territori, ma alla metà del 1800 furono decimati da un'ondata di epidemie introdotte dai coloni bianchi (vaiolo e colera). Nel 1867 ci furono i primi tentativi di trasferirli nelle riserve, dall'area molto limitata (con l'offerta di chiese, scuole e pensioni vitalizie in cambio di un vasto territorio di 160.000 kmq, oltre alla promessa di fermare i cacciatori bianchi di bisonti). La caccia ai bisonti non fu fermata, questo provocò la reazione dei Comanche che, guidati da Aquila Bianca (Isa-tai), attaccarono alcuni cacciatori. L'attacco fu disastroso per i nativi che furono riportati nella riserva. In 10 anni i bisonti furono portati quasi all'estinzione. Nel 1892 il governo ridusse ulteriormente le loro riserve a 1.940 kmq, a un costo di 308,88 dollari al kmq.

2 commenti:

  1. Purtroppo tutte le storie dei nativi americani, di qualsiasi ceppo siano, hanno tutte gli stessi risvolti e la stessa fine: decimazione e riserve :o( Sanguinari o no, nomadi o no, cacciatori o no ... tutti hanno patito la pulizia etnica. Ho grande rispetto per questi popoli e son convinta che i loro spiriti ancora cavalchino nelle praterie.

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  2. @ ZeN: Quelli che riescono a mantenere il proprio spirito cavalcano ancora le praterie, nonostante non ne siano più padroni. Capirai... :o/

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