Città di circa 210.000 abitanti, Padova è definita "Capitale della pittura del Trecento", le sue testimonianze pittoriche (come il ciclo di Giotto nella Cappella degli Scrovegni) ne fanno il nodo principale nello sviluppo dell'arte occidentale.
La signoria dei Carraresi la rese uno dei centri principali del preumanesimo in concomitanza con Firenze, nei secoli XIV e XV si sviluppò un'imponente corrente culturale. Il Rinascimento padovano influenzò l'espressione artistica di tutta l'Italia settentrionale del Quattrocento. La sua Università (1222) è fra le più antiche del mondo, è conosciuta come la "città del Santo" (come viene chiamato qui Sant'Antonio), frate francescano portoghese nato a Lisbona nel 1195, che visse alcuni anni a Padova e vi morì nel 1231. I suoi resti sono conservati nella Basilica di Sant'Antonio, importante meta di pellegrinaggio, uno dei principali monumenti cittadini.
La Bisbetica domata, di William Shakespeare, è ambientata a Padova.
La città si sviluppa all'interno dei bacini idrografici dei fiumi Brenta e Bacchiglione che formano numerosi scorci suggestivi. In passato questi corsi d'acqua alimentavano i mulini, servivano per congiungere Padova a Venezia e altri centri e come completamento delle fortificazioni cittadine. Le opere di ingegneria fluviale si sono susseguite per secoli per impulso del Magistrato delle Acque della Repubblica di Venezia, gli ultimi grandi lavori risalgono all'Ottocento. L'attuale sistema di collegamenti e chiuse fra i canali è in grado di gestire e far defluire onde di piena senza gravi pericoli per la città.
Tra gli spazi verdi, l'Orto Botanico, Patrimonio UNESCO, e il Parco Treves de Bonfili.
In corrispondenza dell'odierno centro della città sono stati accertati insediamenti preistorici a partire dall'XI secolo a.C.
Nel 226 a.C. gli antichi patavini strinsero un'alleanza con Roma contro i Galli Cisalpini, nel 49 a.C. divenne un municipio romano e fu uno dei centri romani più importanti. In epoca imperiale Padova divenne molto ricca con la lavorazione delle lane provenienti dall'altopiano di Asiago. Fu patria di Tito Livio (storico romano), dei letterati Gaio Valerio Flacco e Quinto Asconio Pediano. Più volte devastata dagli Unni, poi dai Longobardi e dagli Ungari, nel basso Medioevo fu libero comune partecipando con la Lega Veronese e quella Lombarda contro l'imperatore Federico Barbarossa.
Dal 1318 fu dominata dalla signoria dei Carraresi, fino alla conquista da parte della Repubblica di Venezia, nel 1405, godendo di pace e prosperità. L'Università richiamò studenti, intellettuali e insegnanti da tutta Europa divenendo uno dei maggiori centri dell'aristotelismo.
Nel 1509 la Serenissima costruì la cinta muraria che anche oggi ha in gran parte l'aspetto originale.
Con la caduta della Serenissima fu ceduta da Napoleone Bonaparte all'Austria, nel 1815 fece parte del Regno Lombardo-Veneto asburgico. Nel 1848 ci fu un'insurrezione guidata dagli studenti universitari contro il dominio austriaco. Nel 1866 entrò a far parte del Regno d'Italia.
Durante la I guerra mondiale fu il quartier generale delle forze militari italiane.
Nella II guerra mondiale Padova fu un importante centro della resistenza contro il nazifascismo, molti studenti e insegnanti universitari parteciparono alla lotta partigiana. L'Università degli Studi di Padova fu premiata con la Medaglia d'Oro al Valor Militare (unica università italiana).
Padova ha nei suoi monumenti ogni fase cronologica passata, a partire dall'Arena romana, varie cinte murarie, torri medievali, palazzi di età signorile, templi della cultura, fino all'architettura d'avanguardia.
Orto botanico
La Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, duomo di Padova, conserva i corpi di San Daniele, San Leonino e San Gregorio Barbarigo. L'attuale edificio risale al XVI secolo, alla sua costruzione intervenne Michelangelo Buonarroti.
La Basilica di Sant'Antonio da Padova è una delle più grandi chiese del mondo, visitata ogni anno da oltre 6milioni di pellegrini facendone uno dei santuari più venerati del mondo cristiano. La sua architettura è caratterizzata da una perfetta armonizzazione di diversi stili: la facciata a capanna romanica; i contrafforti che diventano archi rampanti, in stile gorico; cupole in stile bizantino e i due campanili gemelli che ricordano i minareti. L'interno è colmo di opere d'arte che sarebbe lunghissimo elencare, in sintesi, vi sono opere di Donatello, Giambattista Tiepolo, Pietro Annigoni, Andrea Palladio e moltissimi altri artisti. Annesso il convento, con vari chiostri.
La Basilica di Santa Giustina, ricostruita nel XVI secolo, è uno degli edifici più grandi al mondo, proprietà dello Stato Italiano, ha all'interno opere di Paolo Veronese.
La chiesa di Santa Sofia, di origine altomedievale, è una delle più importanti testimonianze del romanico veneto tra il X e il XII secolo.
Affreschi dell'Oratorio di San Giorgio
Nel Battistero del Duomo si trovano importanti cicli di affreschi del XIV secolo, capolavoro dei Giusto de Menabuoi.
La chiesa degli Eremitani (dei Santi Filippo e Giacomo) fu costruita a partire dal 1276. E' uno straordinario esempio dello stile "classicheggiante" di età comunale, conserva insigni opere d'arte tra cui i primi lavori pittorici di Andrea Mantegna.
La chiesa di San Francesco Grande, con il convento dei Frati Minori, quattrocentesca, è parte di un grandioso complesso gotico.
Non pensavo che Padova avesse tutto sto ben di Dio! ... e sicuramente ne avra' anche altro (data la numerazione 1) Eccezionale la Basilica e i lavori in marmo, che gradisco in maniera particolare :o))) Una cosa che invece non sapevo e': la cura e l'utilizzo delle acque :o)))
RispondiElimina@ ZeN: In Veneto, modestia a parte, ci "lavoriamo" le acque da sempre, non mancano certo i fiumi, le lagune e gli estuari... ;o)
RispondiEliminaIl "bisato" difatti è molto usato (l'anguilla), preda un tempo anche dei cacciatori di frodo.
Padova ha molte cose da vedere, oltre alla Basilica di Sant'Antonio, che comunque è il monumento più visitato e conosciuto. :o)