Lapis niger - Terme di Diocleziano
foto: wikimedia.org
Dal latino "cippus", colonnetta.
Tronco di colonna o di pilastro senza capitello, in genere con iscrizione, usato come monumento funerario, commemorativo o per segnare i limiti di una proprietà, per indicare le distanze chilometriche, per segnalare il confine fra due Stati.
In antichità i cippi terminali delimitavano aree pubbliche e private.
I cippi funerari etruschi sono tipici per la loro varietà di forme (a cassetta, a pigna, sul tipo della stele). Erano finemente lavorati.
I cippi onorari erano intitolati a un imperatore o a un personaggio importante, basamenti con iscrizioni dedicative. Celebre è quello detto del Foro Romano trovato sotto un lastricato di pietra nera (lapis niger) che reca un'iscrizione probabilmente del VI secolo a.C.
I cippi militari sono un gruppo a parte, spesso erano colonne di 2-3 metri con l'indicazione della distanza, del nome del magistrato o dell'imperatore che l'avevano fatti costruire, dei lavori fatti e talvolta dei fondi impiegati.
Nelle iscrizioni greche vi sono molti esempi di cippi, detti boroi, che segnavano i confini fra le città, i limiti delle zone sacre, quelli di strade o piazze.
Alcuni di loro son proprio una segnaletica stradale antica :o) A me piacciono molto e trovo piacevole anche il grande rispetto che avevano le genti per questi 'ornamenti pubblici'.... mo' se li fregherebbero per metterli nel salotto :o(
RispondiElimina@ ZeN: ...o come fermaporta... :o/
RispondiEliminaRicordo con un sorriso quel tanghero del contadino confinante col mio terreno in provincia di Siena che contestava i confini dei nostri terreni (voleva una striscia di 30 cm...). Si mise a scavare come un forsennato per trovare il cippo di confine e se ne andò scornato perchè non c'era. XD