Isolata, all'ombra di un grande cono vulcanico, sorge Sint Eustatius, The Quill, nota come Statia. L'isola ospita un piccolo gruppo di eccentrici stranieri che amano vivere in questo posto spartano senza nessun comfort per il turismo di massa, e qualche curioso.
Non ha belle spiagge, ma un entroterra particolare. Gli isolani vivono nella capitale Oranjestad (sono circa 1600). Nel 1636 l'isola era una stazione commerciale di scambio della Compagnia Olandese delle Indie Occidentali. Nel 1781 una spedizione navale britannica si impossessò di tutte le navi e dei beni del porto per un valore di 8milioni di dollari. Statia non si riprese più, le sue coste senza spiagge hanno ostacolato lo sviluppo del turismo ma cerca di farsi conoscere per i siti di immersione incontaminati. Ha belle passeggiate intorno al cratere del vulcano e la gente del posto è incredibilmente simpatica.
La piccola capitale dell'isola, Oranjestad, è divisa in due da una scogliera, gli uragani e i britannici hanno distrutto la città bassa attorno al porto, così tutti vivono nella città alta, in cima a una collina difesa dal settecentesco Fort Oranje. Nel settecentesco Sint Eustatius Historical Foundation Museum sono conservate stanze ammobiliate in stile coloniale con manufatti pre-colombiani e porcellane rinvenute nel relitto del famoso Nanking cargo, un mercantile naufragato nel 1752 nel Mar Cinese Meridionale mentre era diretto a Statia. La cittadina ha diversi edifici storici tra cui la Sinagoga di Honen Dalim del 1742 che fu abbandonata quando i britannici confiscarono il denaro della comunità ebraica e depredarono i suoi membri.
La piccola isola di Saba è la meta privilegiata degli appassionati di immersioni. Qui il ritmo è lento, i 1100 abitanti vivono in suggestivi villaggi con piccole casette bianche dai tetti rossi. La capitale è The Bottom, ma molti turisti preferiscono il villaggio di Windwardside. Saba fu avvistata da Colombo nel 1493, ma i primi europei che vi sbarcarono furono dei naufraghi, un secolo dopo. I colonizzatori olandesi vi si insediarono nel 1640, nel 1665 il pirata gallese Henty Morgan s'impossessò dell'isola bandendo tutti coloro che parlavano inglese. Di seguito Saba passò vari proprietari e visse tranquillamente con le sue piccole piantagioni di canna da zucchero.
Nella capitale The Bottom si trovano case di legno tradizionali, bar e negozi. La Lieutenant Governor's Residence è una vecchia villa in stile gingerbread. Windwardside ha straordinari panorami sulla costa, è abbarbicato ai pendii con casette e strette stradine. Il Saba Museum, in una casetta ottocentesca, illustra la storia dell'isola. Bella l'escursione su Mount Scenery (con 1064 gradini), che passa nella foresta pluviale.
Curacao è la più grande delle isole olandesi, appartiene alle Piccole Antille. La sua popolazione è un miscuglio di diverse etnie. L'isola è famosa per la maestosità del paesaggio, l'affascinante popolazione e l'omonimo liquore dai colori vivaci.
A 56 km dalla costa del Venezuela, Curacao è il più importante possedimento olandese nei Caraibi fin dal Seicento. La sua costa rocciosa è inframmezzata da piccole spiagge bianche e straordinarie acque turchine. All'interno si trova l'aspro "cunucu", cactus giganti in un paesaggio coperto di macchia. Gli Spagnoli sbarcarono sull'isola nel 1499, la chiamarono Isla de los Gigantes, per l'altezza dei suoi abitanti: i caquetio. La popolazione indigena fu subito avviata a lavorare nelle miniere d'oro di Hispaniola. Nel 1634 la Compagnia Olandese delle Indie Occidentali cacciò lo sparuto gruppo di coloni spagnoli, fortificò l'entrata del porto e costruì Willemstad, difesa da potenti mura.
Curacao conobbe la ricchezza, il porto franco di Willenstad vendeva beni di ogni genere e divenne il mercato di schiavi più animato dei Caraibi. Di quel tempo rimangono alcune graziose "landhuizen" (residenze nelle piantagioni) in stile coloniale olandese, nell'entroterra collinare.
Nel 1918 venne costruita la più grande raffineria di petrolio al mondo, che diede prosperità all'isola, gli operai arrivarono in massa da tutte le isole dei Caraibi, dalle Americhe e oltre, creando una società multietnica.
L'odierna popolazione (circa 145.000 abitanti) è concentrata attorno a Willemstad e alle spiagge sud-occidentali. A settentrione c'è il Sint Christoffelberg National Park, con pochi alberghi, ristoranti e negozi.
A Willemstad si trova Handelskade, la zona portuale, simile ad Amsterdam, è un posto straordinario con frontoni in stile coloniale olandese e tegole in terracotta, edifici color pastello e volute di stucco bianco. Molti i negozi duty-free nella capitale. Willemstad è nell'elenco dei siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Divisa dallo stretto di Sint Annabaai, il quartiere centrale di Punda ospita negozi e i luoghi più interessanti da visitare fra cui il Mercado Flotante (mercato galleggiante) presente tutti i giorni. Fort Amsterdam ospita una chiesa del 1769 con il piccolo Fortkerk Museum (argenti antichi e mappe). L'antica Sinagoga di Mikvé Israel-Emanuel è del 1732, nel centro di Punda, accanto sorge il Museo Ebraico (Jewish Museum) con oggetti religiosi e ricordi antichi. Il pavimento della sinagoga è coperto di sabbia per simboleggiare sia il deserto in cui si ritirarono gli israeliti, sia il viaggio degli ebrei europei. La popolazione ebraica del posto è prevalentemente discendente da coloro che furono espulsi dalla Spagna nel Cinquecento. Il vecchio quartiere ebraico della città si chiama Scharloo.
A Scharlooweg si trovano alcune delle residenze sette-ottocentesche meglio conservate di Willemstad, le facciate classiche sono decorate con medaglioni di stucco e rilievi a cesti di frutta e fiori.
A Otrabanda sorge il forte ottocentesco di Riffort, sul porto. A 1,5 km dal centro si trova il Curacao Museum, con sede in un ex ospedale per marinai, che espone mobili coloniali, reperti pre-colombiani e opere di artisti locali.
Il Sint Christoffelberg National Park, a nord dell'isola, include tre antiche piantagioni, ci sono bellissime passeggiate guidate. Si può osservare il rarissimo cervo di Curacao (di notte).
Punda
A me pare che queste isole si assomiglino una all'altra, nel senso che le loro caratteristiche sono più o meno le stesse, natura rigogliosa, mare cristallino con spiagge dotate di sabbia finissima...che volere di più? ti danno pure l'aperitivo e la cena sulla spiaggia, il tipo che fa il casca morto. mah, vado in montagna... :-)))
RispondiEliminaCuracao mi e' piaciuta molto perche' a differenza di altre isole (coloniali) dimostra di avere un'anima propria :o) Mi son simpatici tutti i palazzi colorati :o) ... per il resto quoto Laraz :o)))
RispondiElimina@ Laraz: Ahahaha! A me la montagna è proibita: mi fa verir fame. L'ultima volta (decenni fa) che sono andata a Pinzolo ho messo su 4 chili in sette giorni. :o/
RispondiElimina@ ZeN: Punda ha veramente un'atmosfera particolare! Preferisco Curacao a quello che ho visto sin'ora...nelle isole poco abitate il "clima", come dice Laraz, è sempre lo stesso. ;o)
RispondiElimina