Ba'al

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Dio sovrano dei Fenici. Ba'al, il Signore, diventa sovrano combattendo Yam, il Mare, che era diventato sovrano eletto da El, l'Essere supremo, e difendendo la sua sovranità contro Mot, il dio infero.

Il mito ordina l'universo come un mondo governato da Ba'al e due anti mondi (mare e inferi) retti rispettivamente da Yam e Mot. Forse questa concezione è alla base della cosmologia che fu anche dei Greci con Zeus (che corrisponde a Ba'al), Posidone (corrispondente a Yam) e Ade (corrispondente a Mot). Con Zeus ha in comune il fulmine come arma e strumento di potere, la facoltà di inviare la pioggia e la venerazione sulle alture. I suoi santuari tipici erano i "bamoth" (Alture), consistevano in uno spiazzo per il pubblico, una nicchia per i sacerdoti, un monumento di stele di pietra incise poste attorno a una stele più piccola, un altare per sacrifici e serbatoi d'acqua. La tradizione ebraica ortodossa lo ha inteso come un anti-Dio, il Signore degli spiriti del male. Due suoi nomi passarono a indicare due diavoli della tradizione giudeo-cristiana: "Ba'al di Phegor", divenuto Belfagor, e "Ba'al-Zebub", divenuto Belzebù.

Il dio in Siria è rappresentato nudo, con in pugno una mazza e delle redini con cui tiene al guinzaglio un toro, suo animale-simbolo. Nelle stele siriane neoittite e aramaiche Ba'al sta sul dorso di un toro brandendo la folgore, simbolo della tempesta. Questi antichi elementi sono il fondamento dell'iconografia classica di Giove Dolicheno nell'età imperiale romana.