Dall'arabo ""arab", nomadi.
Il tipo arabo costituisce la maggioranza dei popoli europoidi da molto tempo insediati dall'Africa Settentrionale all'Iraq. Questo tipo si ricollega, come origine, a quello iraniano. La statura è piuttosto alta, faccia allungata e stretta, fronte sfuggente, colorito piuttosto scuro, capelli bruno-scuri o neri, naso alto con dorso dritto o convesso. Per la sua affinità con il tipo berbero tende a essere raggruppato coi Berberi in un solo tipo fisico: l'arabo-berbero.
La lingua araba è la più importante delle lingue semitiche oggi parlate. Diventò una grande lingua letteraria con la poesia preislamica e con il Corano. L'arabo classico è quello settentrionale (circa del IV secolo d.C.), l'arabo meridionale risale a circa il 1000 a.C., e oggi quasi estinto.
L'arabo classico è diventato con l'Islam il veicolo di propagazione della fede, si diffuse rapidamente con le conquiste musulmane coprendo un'area vastissima dall'altopiano iranico, l'Africa Settentrionale, fino al Marocco e la Spagna. La lingua letteraria differisce nettamente da quella parlata quotidianamente, ormai frantumata in molti dialetti regionali. Un processo secolare che non ha mai elevato i vari dialetti a lingua d'arte, di cultura e di scienza.
L'alfabeto arabo si scrive da destra a sinistra, in esso si indicano solo le vocali lunghe, i segni per le vocali brevi sono usati solo nel Corano e in qualche testo antico. Questo alfabeto è adottato anche per scrivere in persiano, urdu e, fino a qualche decennio fa, il turco.
Se non fossero quasi tutti vestiti con abiti tradizionali, molti li avrei scambiati per Italiani; evidentemente, nel corso dei secoli, abbiamo assimilato molto da loro. Particolarmente belli nel contrasto occhi chiari-pelle bruna :o)
RispondiElimina@ ZeN: Sono una bellissima etnia, molto più (a mio gusto) dei popoli del Nord. La globalizzazione dei mercati e lo spostamento continuo delle genti ha "confuso" e "fuso" certi caratteri morfologici, spesso con ottimi risultati! :o)
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