giovedì 26 aprile 2012

I Thai




Il Thai è una lingua indocinese e sino-tibetana che comprende il Thai stretto (detto thailandese o siamese), il laotiano e molte altre lingue e dialetti.
Thai è anche un gruppo etnico asiatico assimilato alla famiglia linguistica tibeto-birmana. Un tempo stanziati dalla valle del Bramaputra allo Yunnan (Cina), oggi abitano la zona centrale della penisola indocinese e sono la maggioranza etnica del Laos e della Thailandia.
Il gruppo Thai più importante migrò nella Penisola Indocinese forse nell'VIII secolo, spinti dalla Cina, insieme a genti tibeto-birmane, poi assimilate culturalmente. Assimilarono molte usanze dai Cinesi e dagli Indu, ma soprattutto la cultura, che si fuse con quella indocinese.
Le tradizioni ancestrali sono più vive nei gruppi isolati che vivono in stato seminomade nelle zone montuose della Penisola Indocinese e nello Yunnan. Sono suddivisi in clan matrilineari, praticano il culto degli antenati, l'agricoltura alla zappa e l'autonomia tribale. 
Oltre ai Thai (detti anche Siamesi), fra le stirpi più importanti ci sono gli Shan birmani, i Tho del Tonchino e i Lao. 
I Thai e gli Shan che vivono nelle città subiscono un grande influsso dei costumi occidentali.
   

2 commenti:

  1. Questi popoli hanno delle bellissime tradizioni ed e' un peccato che vadino perse. Dico cio' perche' sono convinta che la spensieratezza e la purezza d'animo che hanno queste genti, la perdono non appena iniziano a guardare con piacere chi vive a ovest :o(

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  2. @ ZeN: Ho sempre creduto fortemente nelle diversità e nello stesso tempo nel progresso (inteso come miglioramento delle condizioni di vita). Purtroppo il modello è quello occidentale, che non sempre è negativo, ma sicuramente è deleterio se viene preso come "avanzamento culturale" a scapito delle proprie tradizioni. Sai quanto io detesti gli estremismi. Per esempio, a rovescio, non credo molto agli occidentali che fanno le giratine in Tibet o India per abbracciare il buddhismo. Pochissimi sono veri buddhisti. Diciamo che ottengono un'infarinatura, niente di più. Difatti spesso "predicano bene e razzolano male". Quando se ne tornano a casa mixano il nostro modo di vivere e di sentire con quello che hanno imparato. Mi sa molto di "moda", più che di cambiamento radicale dell'anima. Questo dimostra quanto sia utile conoscere, ma anche che le proprie radici raramente possono essere cancellate per abbracciare totalmente la cultura e la religione altrui. Lo trovo pure giusto. Le nostre usanze saranno anche meno filosofiche, ma son pur sempre un nostro retaggio secolare. Mai disconoscere il seme che ci ha generato. ;o)

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