Shamash o Samas

(Da: mariateresalupo.it)



E' il dio-sole della Mesopotamia, in sumero si chiama Utu. Shamash deriva da "shanshu", in lingua semitica "sole".
Ventesimo nella gerarchia divina, viene dopo il dio-luna Sin. Connesso con la regalità e amministrazione della giustizia. Non è re degli dei, ma è re dei re terrestri, che ricevono il potere da lui. E' rappresentato seduto su un trono con, nella mano destra, i segni del potere: il disco solare e lo scettro. Shamash vede e illumina tutto dall'alto, mette in fuga il male come il sole caccia le tenebre. Nella religione vedica il colpevole viene imprigionato da lui con un laccio o una rete. E' il "signore della visione", e come tale risponde alle pratiche divinatorie (preghiere sotto forma di "interrogazione"). E' figlio di Sin e della sua sposa Ningal, si accoppia con la dea Aya e ne ha cinque figli che impersonano alcune sue funzioni, come la giustizia e la fertilità. Il tempio sumerico di Larsa è il suo centro culturale più antico, segue il tempio accadico di Sippar. Insieme al dio Sin era adorato dagli Assiri in un tempio ad Assur.