Moralità. Moralità è un luogo comune. Un modo di pensare impersonale dettato dalle usanze. I moralisti non hanno bisogno di pensare perchè le righe del loro pensiero sono già state scritte da altri. Potrebbe essere accompagnata all'invidia. Chi è moralista, teoricamente e per una questione di pura dignità. dovrebbe non desiderare di uscire "dai binari" del pensiero "corretto", universalmente riconosciuto come "civile". Invece la civiltà affonda le sue radici nella pluralità. Nella libertà di pensiero e di scelte consapevoli, nel rispetto di quella altrui. Tutto questo viene sorvolato dai princìpi. I princìpi sono molto personali, dovrebbero essere dettati dalla coscienza individuale che dovrebbe albergare in ognuno di noi. Se questa opportunità venisse usata, molti problemi svanirebbero. La coscienza è molto scomoda, alle volte. Ma dà indirizzi sicuri. Ignorarla è un grave errore perchè è lei che dovrebbe alimentare la "moralità". Insieme, danno la civiltà. Il rispetto per gli altri. E un mondo migliore.
martedì 22 febbraio 2011
Moralità e princìpi
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penso che la morale dia solo l'indicazione principale e come tale va' presa, ma non seguita alla lettera. Quindi partendo da essa bisogna agire secondo i propri principi e secondo le proprie 'sensibilita'. Solo in questo modo si puo' agire se ci riteniamo esseri liberi e pensanti. azz ma stiamo dicendo le stesse cose?
RispondiEliminapenso che la morale dia solo l'indicazione principale e come tale va' presa, ma non seguita alla lettera. Quindi partendo da essa bisogna agire secondo i propri principi e secondo le proprie 'sensibilita'. Solo in questo modo si puo' agire se ci riteniamo esseri liberi e pensanti. azz ma stiamo dicendo le stesse cose?
RispondiEliminapenso che la morale dia solo l'indicazione principale e come tale va' presa, ma non seguita alla lettera. Quindi partendo da essa bisogna agire secondo i propri principi e secondo le proprie 'sensibilita'. Solo in questo modo si puo' agire se ci riteniamo esseri liberi e pensanti. azz ma stiamo dicendo le stesse cose?
RispondiEliminapenso che la morale dia solo l'indicazione principale e come tale va' presa, ma non seguita alla lettera. Quindi partendo da essa bisogna agire secondo i propri principi e secondo le proprie 'sensibilita'. Solo in questo modo si puo' agire se ci riteniamo esseri liberi e pensanti. azz ma stiamo dicendo le stesse cose?
RispondiElimina@ ZENITeNADIR: Me sà de sì. Un individuo dovrebbe essere in grado di avere dei propri princìpi sani che prescindono dal comune concetto di moralità. Su cui molti si "siedono" evitando di pensare. Quindi chi ha dei princìpi sani è già civile di suo, non ha bisogno di seguire la massa, ma solo sè stesso. Per me, questa è civiltà, e anche libertà di pensiero!
RispondiElimina@ ZENITeNADIR: Me sà de sì. Un individuo dovrebbe essere in grado di avere dei propri princìpi sani che prescindono dal comune concetto di moralità. Su cui molti si "siedono" evitando di pensare. Quindi chi ha dei princìpi sani è già civile di suo, non ha bisogno di seguire la massa, ma solo sè stesso. Per me, questa è civiltà, e anche libertà di pensiero!
RispondiElimina@ ZENITeNADIR: Me sà de sì. Un individuo dovrebbe essere in grado di avere dei propri princìpi sani che prescindono dal comune concetto di moralità. Su cui molti si "siedono" evitando di pensare. Quindi chi ha dei princìpi sani è già civile di suo, non ha bisogno di seguire la massa, ma solo sè stesso. Per me, questa è civiltà, e anche libertà di pensiero!
RispondiElimina@ ZENITeNADIR: Me sà de sì. Un individuo dovrebbe essere in grado di avere dei propri princìpi sani che prescindono dal comune concetto di moralità. Su cui molti si "siedono" evitando di pensare. Quindi chi ha dei princìpi sani è già civile di suo, non ha bisogno di seguire la massa, ma solo sè stesso. Per me, questa è civiltà, e anche libertà di pensiero!
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