
Era di Battisti. Raccontava di una donna che aveva avuto un figlio. Se la trovo su YouTube la posto. Non ricordo il titolo. Era triste. Ogni tanto mi suona nella mente, come una litania che accompagna certi miei momenti. Per lo più, in questi particolari momenti, mi riempio di domande. Ci vorrebbero le risposte che, purtroppo non posso darmi da sola. Eppur mi chiedo cosa caxxo cercavi...eppur mi chiedo cosa credevi di trovare. Eppur mi chiedo se mai hai pensato al futuro. Senza peccare di presupponenza, ho investito molto di me. E son sicura (ne converrai) che tu non hai investito una minchia, ma ti sei affidato solamente al caso, al momento. D'altronde gli orizzonti possono essere anche molto limitati. Dipende dalla vista. Dipende dal cuore e dalla coscienza. Mica tutti ce l'hanno. Mi sarei pure accontentata, mi avessi steso una mano. Invece non lo reputavi un tuo dovere. Difatti non vivi di doveri, ma di voleri. I doveri ti indispongono, ti fanno uscire quel matto che è nel tuo Dna. Schiacci qualsiasi anima ti arrivi fra le mani, con grande soddisfazione. Finchè non schiacciano te, e abbassi la cresta.
Era una canzone di Battisti. Me l'aveva regalata il mio ragazzo. Era giovanissimo. Ma aveva capito. Lui. A quindici anni si può capire molto più di un quarantenne deficiente.
tutti prima o poi pagano lo scotto delle cattive azioni fatte , sono convita che alla fin dei conti si riavra' quello che si e' dato . non e' una magra consolazione ..... e' proprio una gran bella soddisfazione!
RispondiEliminatutti prima o poi pagano lo scotto delle cattive azioni fatte , sono convita che alla fin dei conti si riavra' quello che si e' dato . non e' una magra consolazione ..... e' proprio una gran bella soddisfazione!
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RispondiElimina@ ZENITeNADIR: Per natura, non sono vendicativa. Ma sono umana. Perciò non ho mai augurato il peggio a nessuno, anche a chi mi ha strappato un pezzo d'anima. Ma gli auguro che lui senta quello che ho provato io (la vedo dura, però...), anche se non lo collegherebbe mai ad un'altra persona, perchè crede di essere l'ombelico del mondo. Io sono quella che siede sulle rive di un fiume, serena, e aspetta che passi il "cadavere" portato dalla corrente.
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RispondiElimina....e io son come te, aspetto che il cadavere passi e prima o poi la vita mi ha dato ragione....
RispondiEliminabacioni <3
AnitaDoMar
Ah, la canzone che mi rappresenta è "Sally" di Vasco Rossi;è perfetta per me !
....e io son come te, aspetto che il cadavere passi e prima o poi la vita mi ha dato ragione....
RispondiEliminabacioni <3
AnitaDoMar
Ah, la canzone che mi rappresenta è "Sally" di Vasco Rossi;è perfetta per me !
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AnitaDoMar
Ah, la canzone che mi rappresenta è "Sally" di Vasco Rossi;è perfetta per me !
....e io son come te, aspetto che il cadavere passi e prima o poi la vita mi ha dato ragione....
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AnitaDoMar
Ah, la canzone che mi rappresenta è "Sally" di Vasco Rossi;è perfetta per me !
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AnitaDoMar
Ah, la canzone che mi rappresenta è "Sally" di Vasco Rossi;è perfetta per me !
@ AnitaDoMar: Io non ho una canzone che mi rappresenta. Ce ne sono tante, ci faccio un puzzle, mille tessere diverse che compongono il "quadro" del mio percorso. Ci sono anche tessere gioiose, anche se le altre virano dal grigio al viola al rosso fuoco. Devo dire che non mi sono annoiata quasi mai...è che so, alle volte, far fiorire la solitudine e godere della libertà che ho adesso. Certo, era meglio fosse stata una mia scelta, invece che una conseguenza di situazioni invivibili. Alla fine, mi ci hanno fatto arrivare per forza! Ciao Anita
RispondiElimina@ AnitaDoMar: Io non ho una canzone che mi rappresenta. Ce ne sono tante, ci faccio un puzzle, mille tessere diverse che compongono il "quadro" del mio percorso. Ci sono anche tessere gioiose, anche se le altre virano dal grigio al viola al rosso fuoco. Devo dire che non mi sono annoiata quasi mai...è che so, alle volte, far fiorire la solitudine e godere della libertà che ho adesso. Certo, era meglio fosse stata una mia scelta, invece che una conseguenza di situazioni invivibili. Alla fine, mi ci hanno fatto arrivare per forza! Ciao Anita
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