lunedì 21 febbraio 2011

Adozioni


Image and video hosting by TinyPic




Siamo un Paese conservatore e tradizionalista, sembra che la maggioranza degli italiani pensi che i genitori adottivi debbano essere sposati ed eterosessuali. Gli spagnoli, i belgi e i portoghesi non la pensano così, per loro il genitore adottivo può essere gay o single.
Accogliere un bambino come se fosse figlio proprio è un impegno molto importante che si deve assumere dopo essersi informati e preparati. Solo una parte delle richieste di adozione va a buon fine, difatti, nel 2009 sono arrivati in Italia 3964 bambini stranieri, mentre le domande di idoneità all'adozione internazionale sono state più di 7000. Per varie ragioni molti aspiranti genitori non sono stati ritenuti pronti per questa esperienza, oppure hanno deciso da soli di abbandonare la procedura.
Nonostante la complessità dell'iter, l'attesa, le difficoltà da affrontare, sono proprio gli italiani ad essere i più soddisfatti. I principali ostacoli sono gli elevati costi da sostenere (circa 13mila euro per un'adozione internazionale), la lunga attesa e il difficile riconoscimento dell'idoneità della coppia.
Nell'adozione internazionale vi sono marcate differenze per l'intervento dei servizi territoriali e la legislazione dei diversi Paesi di provenienza dei bambini adottati. La durata media dell'intero processo è di 3 anni in Italia, circa 2 in Belgio, Spagna e Portogallo. L'adozione internazionale di solito prevede tempi di attesa più brevi, molte volte è una condizione forzata: più facile essere contattati per un'adozione internazionale che per quella nazionale. La scelta del Paese di origine del bambino è legata da diversi fattori, tra cui la fiducia nell'organizzazione che si occupa dell'adozione, ma anche la facilità della lingua, la vicinanza culturale, la possibilità di avere informazioni sul bimbo. Il vero limite è il costo ben più alto di un'adozione internazionale: più di 13mila euro contro circa 300 per quella nazionale.
Il 16% dei genitori adottivi si è detta insoddisfatta della procedura di adozione per l'aggiornamento ricevuto sulla propria candidatura, il tempo necessario per sbrigare le pratiche burocratiche, la lunga attesa prima di poter portare il bimbo a casa, i costi elevati.
La legge italiana prevede che, al raggiungimento del venticinquesimo anno di età, il figlio adottivo possa ottenere informazioni sui propri genitori biologici, interpellando il Tribunale dei minori.
Il supporto psicologico è fondamentale per l'80% delle coppie, è importante anche quando l'iter che porta all'adozione si è concluso. E' necessario l'aiuto professionale di uno psicologo nella gestione di un bambino traumatizzato, che viene accolto in una nuova famiglia, in un Paese che non conosce, dove deve imparare una lingua straniera e vincere la naturale diffidenza verso i nuovi genitori. Non sempre sono sufficienti affetto e cure, nell'adozione ci sono problematiche diverse rispetto alla genitorialità naturale. Prima di essere adottati i bambini vivono esperienze di abbandono, che portano spesso a crisi d'identità, difficoltà di apprendimento, tendenza all'isolamento. Il genitore adottivo deve essere pronto a fronteggiare questi problemi. A volte i figli adottivi vivono periodi di aggressività o hanno problemi a scuola. Un percorso di psicoterapia nell'infanzia e nell'adolescenza può essere utile per affrontare le difficoltà, l'elaborazione del trauma è fondamentale per crescere.

COME CANDIDARSI ALL'ADOZIONE

- NAZIONALE: richiedere un'adozione di un bambino di nazionalità italiana - fare domanda al Tribunale dei minorenni del luogo di residenza dei coniugi - il Tribunale verifica i requisiti della coppia: gli anni di matrimonio, l'idoneità a educare, la differenza di età rispetto al bambino - viene rilasciato il decreto di affidamento preadottivo se i requisiti esistono, e vale 12 mesi - l'ultimo passaggio è il decreto di adozione
- INTERNAZIONALE: richiedere un'adozione di un bambino straniero - fare domanda al Tribunale dei minorenni del luogo di residenza dei coniugi - il Tribunale verifica i requisiti della coppia: gli anni di matrimonio, idoneità ad educare, la differenza di età rispetto al bambino - l'idoneità all'adozione viene rilasciata solo per l'adozione di minori stranieri - il Tribunale estero rilascia un provvedimento di adozione - il Tribunale italiano dei minori conferma il provvedimento del tribunale estero

PROBLEMI PRINCIPALI DELLE COPPIE ITALIANE

- 52% precario equilibrio psicologico del figlio adottato
- 40% il tempo trascorso dal bimbo in un orfanatrofio
- 37% la possibilità che il bimbo debba ritornare ai genitori biologici
- 28% non essere accettati come candidati
- 23% non avere una buona relazione col bambino; scoprire nel bimbo problemi di salute non ancora diagnosticati

- 52% costo dell'iter adottivo
- 40% durata del percorso di adozione
- 37% carenza di supporto psicologico
- 28% emersione dei traumi subiti dal bambino

SINGLE E GAY IN EUROPA

- Nel 2008 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che anche gli omosessuali hanno diritto ad adottare un bambino. Attualmente è legale solo nel Regno Unito, Spagna, Svezia, Belgio, Olanda, Islanda e Israele.
- In Irlanda, Francia, Svizzera e Germania i single possono chiedere l'adozione. In Italia il monogenitore adottivo può esserci solo in caso di separazione tra i coniugi o in caso di morte di uno dei due, condizioni che devono verificarsi durante l'affidamento preadottivo, ovvero nei primi 12 mesi.
- In Italia la legge 4 maggio 1983 n. 184 prevede che la proposta di adozione debba essere fatta da una coppia regolarmente sposata da almeno 3 anni. Il periodo di convivenza more uxorio è considerato alla stessa stregua del matrimonio, fermo restando che la coppia deve comunque essere coniugata al momento della domanda di adozione. Sono escluse dall'adozione le coppie di fatto. Esistono deroghe limitate a questo vincolo, che danno la possibilità di adottare anche alle coppie non sposate in casi particolari, per esempio se si tratta di un bambino portatore di handicap.



 

16 commenti:

  1. No, non siamo un Paese conservatore e tradizionalista ma siamo un Paese di ipocriti e fifoni (abbiamo una fottuta paura di accettare qualcosa di nuovo, come genitori omosessuali e/o non sposati).
    Sai perchè dico questo?
    Perchè quando c'è qualcosa di cui davvero scandalizzarsi (vedi le ultime vicende politiche), si sente dire "Ma dai, non facciamo i moralisti, non facciamo i bacchettoni! Ognuno è libero di fare ciò che vuole."
    COOSAA?
    Ebbene sì...

    Un saluto :-*
    flower.

    RispondiElimina
  2. No, non siamo un Paese conservatore e tradizionalista ma siamo un Paese di ipocriti e fifoni (abbiamo una fottuta paura di accettare qualcosa di nuovo, come genitori omosessuali e/o non sposati).
    Sai perchè dico questo?
    Perchè quando c'è qualcosa di cui davvero scandalizzarsi (vedi le ultime vicende politiche), si sente dire "Ma dai, non facciamo i moralisti, non facciamo i bacchettoni! Ognuno è libero di fare ciò che vuole."
    COOSAA?
    Ebbene sì...

    Un saluto :-*
    flower.

    RispondiElimina
  3. No, non siamo un Paese conservatore e tradizionalista ma siamo un Paese di ipocriti e fifoni (abbiamo una fottuta paura di accettare qualcosa di nuovo, come genitori omosessuali e/o non sposati).
    Sai perchè dico questo?
    Perchè quando c'è qualcosa di cui davvero scandalizzarsi (vedi le ultime vicende politiche), si sente dire "Ma dai, non facciamo i moralisti, non facciamo i bacchettoni! Ognuno è libero di fare ciò che vuole."
    COOSAA?
    Ebbene sì...

    Un saluto :-*
    flower.

    RispondiElimina
  4. No, non siamo un Paese conservatore e tradizionalista ma siamo un Paese di ipocriti e fifoni (abbiamo una fottuta paura di accettare qualcosa di nuovo, come genitori omosessuali e/o non sposati).
    Sai perchè dico questo?
    Perchè quando c'è qualcosa di cui davvero scandalizzarsi (vedi le ultime vicende politiche), si sente dire "Ma dai, non facciamo i moralisti, non facciamo i bacchettoni! Ognuno è libero di fare ciò che vuole."
    COOSAA?
    Ebbene sì...

    Un saluto :-*
    flower.

    RispondiElimina
  5. @ Flower: E' tristemente verissimo. Siamo lo zimbello del Pianeta. Penso che Io, la sora Pina e il signor Osvaldo siamo liberi di fare quello che ci pare (nel rispetto degli altri, si capisce), ma che le persone che occupano cariche pubbliche debbano comportarsi in modo da non far sbeffeggiare il Paese che rappresentano dal resto del mondo. Difatti reputo che i recenti fatti ledono l'immagine di tutto il popolo italiano. E non per moralismo. Per dignità. L'ipocrisia è diventata pane quotidiano ad ogni livello. Ma sotto al suo tappeto, c'è un sacco di sporcizia. 

    RispondiElimina
  6. @ Flower: E' tristemente verissimo. Siamo lo zimbello del Pianeta. Penso che Io, la sora Pina e il signor Osvaldo siamo liberi di fare quello che ci pare (nel rispetto degli altri, si capisce), ma che le persone che occupano cariche pubbliche debbano comportarsi in modo da non far sbeffeggiare il Paese che rappresentano dal resto del mondo. Difatti reputo che i recenti fatti ledono l'immagine di tutto il popolo italiano. E non per moralismo. Per dignità. L'ipocrisia è diventata pane quotidiano ad ogni livello. Ma sotto al suo tappeto, c'è un sacco di sporcizia. 

    RispondiElimina
  7. @ Flower: E' tristemente verissimo. Siamo lo zimbello del Pianeta. Penso che Io, la sora Pina e il signor Osvaldo siamo liberi di fare quello che ci pare (nel rispetto degli altri, si capisce), ma che le persone che occupano cariche pubbliche debbano comportarsi in modo da non far sbeffeggiare il Paese che rappresentano dal resto del mondo. Difatti reputo che i recenti fatti ledono l'immagine di tutto il popolo italiano. E non per moralismo. Per dignità. L'ipocrisia è diventata pane quotidiano ad ogni livello. Ma sotto al suo tappeto, c'è un sacco di sporcizia. 

    RispondiElimina
  8. @ Flower: E' tristemente verissimo. Siamo lo zimbello del Pianeta. Penso che Io, la sora Pina e il signor Osvaldo siamo liberi di fare quello che ci pare (nel rispetto degli altri, si capisce), ma che le persone che occupano cariche pubbliche debbano comportarsi in modo da non far sbeffeggiare il Paese che rappresentano dal resto del mondo. Difatti reputo che i recenti fatti ledono l'immagine di tutto il popolo italiano. E non per moralismo. Per dignità. L'ipocrisia è diventata pane quotidiano ad ogni livello. Ma sotto al suo tappeto, c'è un sacco di sporcizia. 

    RispondiElimina
  9. In Italia siamo pieni di leggi a tutela dei bambini .... ma sono talmente tante che a volte si sviluppano a danno del bambino stesso troppe attese, troppe prassi, troppe tiritele ... e il tempo passa .... e per chi aspetta ... sembra non passar mai . Io affiderei bambini a tutti coloro che si fanno carico di accudirli veramente con amore, senza quindi badare allo stato civile o alle preferenze sessuali

    RispondiElimina
  10. In Italia siamo pieni di leggi a tutela dei bambini .... ma sono talmente tante che a volte si sviluppano a danno del bambino stesso troppe attese, troppe prassi, troppe tiritele ... e il tempo passa .... e per chi aspetta ... sembra non passar mai . Io affiderei bambini a tutti coloro che si fanno carico di accudirli veramente con amore, senza quindi badare allo stato civile o alle preferenze sessuali

    RispondiElimina
  11. In Italia siamo pieni di leggi a tutela dei bambini .... ma sono talmente tante che a volte si sviluppano a danno del bambino stesso troppe attese, troppe prassi, troppe tiritele ... e il tempo passa .... e per chi aspetta ... sembra non passar mai . Io affiderei bambini a tutti coloro che si fanno carico di accudirli veramente con amore, senza quindi badare allo stato civile o alle preferenze sessuali

    RispondiElimina
  12. In Italia siamo pieni di leggi a tutela dei bambini .... ma sono talmente tante che a volte si sviluppano a danno del bambino stesso troppe attese, troppe prassi, troppe tiritele ... e il tempo passa .... e per chi aspetta ... sembra non passar mai . Io affiderei bambini a tutti coloro che si fanno carico di accudirli veramente con amore, senza quindi badare allo stato civile o alle preferenze sessuali

    RispondiElimina
  13. @ ZENITeNADIR: Capisco che ci dev'essere una certa selezione, ma non in base allo stato civile, ma solo basata nelle capacità inividuali. Molte famiglie "consacrate" nel matrimonio sono indegne di avere figli, mentre molti single e omosessuali sarebbero ottimi genitori. Non è il denaro o lo "status" a dare felicità a un bimbo, ma la capacità di donare e l'amore! 

    RispondiElimina
  14. @ ZENITeNADIR: Capisco che ci dev'essere una certa selezione, ma non in base allo stato civile, ma solo basata nelle capacità inividuali. Molte famiglie "consacrate" nel matrimonio sono indegne di avere figli, mentre molti single e omosessuali sarebbero ottimi genitori. Non è il denaro o lo "status" a dare felicità a un bimbo, ma la capacità di donare e l'amore! 

    RispondiElimina
  15. @ ZENITeNADIR: Capisco che ci dev'essere una certa selezione, ma non in base allo stato civile, ma solo basata nelle capacità inividuali. Molte famiglie "consacrate" nel matrimonio sono indegne di avere figli, mentre molti single e omosessuali sarebbero ottimi genitori. Non è il denaro o lo "status" a dare felicità a un bimbo, ma la capacità di donare e l'amore! 

    RispondiElimina
  16. @ ZENITeNADIR: Capisco che ci dev'essere una certa selezione, ma non in base allo stato civile, ma solo basata nelle capacità inividuali. Molte famiglie "consacrate" nel matrimonio sono indegne di avere figli, mentre molti single e omosessuali sarebbero ottimi genitori. Non è il denaro o lo "status" a dare felicità a un bimbo, ma la capacità di donare e l'amore! 

    RispondiElimina