(Da: semperamicus.blogspot.com)
Nome popolare dato al gruppo scultoreo mutilo di età ellenistica raffigurante Menelao che sorregge il corpo di Patroclo. Nel 1501 fu fatto collocare sul luogo dove poi sorse Palazzo Braschi (Corso Vittorio Emanuele) a Roma, dal cardinale Oliviero Carafa. Secondo un'usanza rinascimentale diffusa, divenne punto di appoggio di numerose, e quasi sempre anonime, proteste contro le autorità e i costumi del tempo. Le scritte, satiriche o scherzose, presero il nome di "pasquinate". Alla notorietà della statua contribuirono i buffi travestimenti fatti da studenti buontemponi in occasione della festa di S. Marco nei primi lustri del XVI secolo, ma soprattutto le scritte di genuino umorismo popolare. Pasquino rimase fino al 1870 la più popolare delle statue parlanti della Roma papale, spesso in dialogo con l'Abate Luigi, Madama Lucrezia (colossale statua romana all'ingresso di Palazzo Venezia su Piazza S. Marco), Marforio e persino il veneziano Gobbo di Rialto.
Dalla statua romana di Pasquino deriva probabilmente una maschera della Commedia dell'Arte, il nome compare nel secolo XVI nelle farse senesi. Particolare successo ebbe Pasquino in Francia dove nel secolo XVIII raggiunse la Comédie-Francaise.
venerdì 28 gennaio 2011
Pasquino
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Pasquino sempre scontento
RispondiElimina- Povero mutilato dar Destino,
come te sei ridotto!
- diceva un Cane che passava sotto
ar torso de Pasquino -
Te n'hanno date de sassate in faccia!
Hai perso l'occhi, er naso... E che te resta?
un avanzo de testa
su un corpo senza gambe e senza braccia!
Nun te se vede che la bocca sola
con una smorfia quasi strafottente... -
Pasquino barbottò: - Segno evidente
che nun ha detto l'urtima parola.
Trilussa
statua amatissima dai cittadini romani 'de' 'na' vorta' .... ora quasi dimenticata, purtroppo . E' stata il vero termometro del malessere popolare dell'epoca. Aveva il privilegio di poter dire di tutto e di tutti .... scherzi, critiche, denunciare malesseri e soprusi .... e tanto mica la potevi mette in galera!
RispondiElimina@ Gemisto: Bella! D'altronde, Trilussa è l'anima dei Romani...
RispondiElimina@ ZENITeNADIR: Fossero state prese in considerazione, ste scritte ridanciane, satiriche e irriverenti, staremmo tutti mejo. Era l'anima della gente che parlava. Un gioco e uno scherzo che raccoglieva le "piccolezze" del popolo romano. Così tante piccolezze, da far pensare che dicevano il vero...
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