giovedì 21 ottobre 2010

Il libero mercato dell'energia elettrica: come difendersi


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(Da: iriscasa.it)



Con la liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica, si è scatenata una feroce concorrenza tra i gestori, che spesso ricorrono a tecniche di vendita scorrette pur di accaparrarsi un nuovo contratto. Difficile districarsi nella giungla delle tariffe e perciò capire se dietro a una proposta ci sia davvero la convenienza.
Facile anche ritrovarsi un nuovo gestore senza rendersene conto, dopo aver ricevuto una telefonata in cui ci fanno un'offerta e ci chiedono tutti i nostri dati personali. Tutte pratiche commerciali scorrette.
Di fronte all'aggressività degli operatori, che bussano alla porta di casa per offrirci sconti difficili da verificare o ci fanno telefonate ambigue, bisogna armarsi di molto tempo da dedicare alla valutazione dell'offerta. Quindi mai firmare nulla subito, farsi lasciare una copia del contratto e solo dopo aver fatto tutte le verifiche, se l'offerta è conveniente, ricontattare il gestore. Non mostrare mai le bollette da cui trarrebbero tutti i vostri dati personali e di fornitura e non comunicateli mai neanche al telefono. Se non siete riusciti a dire no, potete esercitare il diritto di recesso entro 10 giorni, comunicando il ripensamento al venditore con una lettera raccomandata a.r.. I 10 giorni si contano da quando è stato stipulato il contratto se è avvenuto in luogo diverso dalla sede o da un ufficio commerciale del venditore o dal momento in cui il cliente riceve il contratto, se è stato stipulato per telefono.
In moltissimi contratti ci sono clausole vessatorie contrarie alla legge, in tutti compaiono condizioni che instaurano un rapporto squlibrato tra chi offre e chi usa il servizio. Al cliente sono imposti obblighi troppo pesanti e limiti ai suoi diritti. 
Le società limitano la propria responsabilità, invece di farsi carico dell'onere di provare che il mancato utilizzo non è loro imputabile, con la clausola "Nessun risarcimento potrà essere chiesto al fornitore per i danni causati dall'utilizzo o mancato utilizzo dei servizi".In alcuni contratti un'altra clausola prevede che il titolare debba comunicare il recesso molto prima rispetto alla scadenza del contratto, che altrimenti si rinnova automaticamente. L'Authority dell'energia, invece, ha stabilito che il cliente deve poter recedere con un preavviso non superiore a 30 giorni. Sui consumi, sono vessatorie le clausole sulla loro determinazione, perchè danno alle rilevazioni del contatore valore di prova ineccepibile dell'avvenuto consumo limitando così la facoltà di opporre eccezioni o di allegare prove. L'Autorità ha sancito che la fatturazione dei consumi debba avvenire sulla base della lettura fatta dal proprio personale o dal cliente.
Altra clausola vessatoria: "le società di riservano la possibilità di modificare il contratto unilateralmente senza giustificato motivco indicato nel contratto stesso". Le modifiche sono ammissibili solo se riguardano certe parti del contratto, se sono giustificate e se, in conseguenza del cambiamento, si può recedere. Altra clausola vessatoria è quella che autorizza a trasferire il cliente a un'altra società, senza richiesta preventiva. E' lecita solo se prevede che la cessione del contratto salvaguardi, nella loro totalità, i diritti del cliente.

LETTERA PER IL DIRITTO DI RECESSO

Mittente:                    Destinatario
Nome e indirizzo             Nome e indirizzo
del contraente               del venditore

Luogo e data

Oggetto: esercizio del diritto di recesso ai sensi dell'art.64 d.lgs. n.206/05 del Codice del consumo

Con la presente il sottoscritto...nato a...il..., residente in... Vi comunica che, avvalendosi della clausola di ripensamento prevista dall'art.64 d.lgs. n.206/05, recede dal contratto (oppure dalla nota d'ordine) n. ... concluso in data...presso la propria abitazione (o a mezzo telefono o a mezzo internet). La presente vale a tutti gli effetti di legge.

Distinti saluti                  Firma

Allegati: copia del contratto (o della nota d'ordine)

CONSIGLI PRIMA DI FIRMARE

Leggere bene il contratto. Devono essere consegnate due schede, una sugli obblighi dei ventitori, una per il calcolo della spesa complessiva di un cliente-tipo (su indicazione dell'Authority dell'energia). Leggete attentamente il contratto e in particolare:

- quali prestazioni saranno effettivamente fornite al cliente
- la data di inizio del servizio e la durata del contratto
- il prezzo del servizio e le sue possibili variazioni nel tempo
- le eventuali garanzie che il cliente deve fornire al venditore per ottenere il servizio (per esempio, un deposito cauzionale)
- gli oneri e le spese che, oltre al prezzo del servizio, saranno a carico del cliente
- come e quando saranno misurati i consumi
- quando saranno emesse le bollette e le relative scadenze, oltre che la modalità di pagamento
- le conseguenze per il cliente che non paga le bollette entro la scadenza prestabilita
- i tempi e le modalità per recedere dal contratto
- come fare per ottenere informazioni e presentare un reclamo




 

6 commenti:

  1. Argomento molto scottante ! Parliamo di utenza privata.... se quel qualche errore di 'scelta' siamo costretti a rimanere senza linea telefonica per qualche giorno.... possiamo parlare di piccolo disagio.... ma rimanere senza energia elettrica o gas ...ehm diventa un dramma ... quindi occhio innanzitutto a cio' che si firma!  Da buona conservatrice comunque a priori scolsiglio qualsiasi cambiamento di fornitura ...... pagare qualcosina di piu' ma rimanere con i fornitori 'classici' ben noti aumenta la sicurezza della nostra tutela, passare a societa' non ancora affermate sul mercato puo' significare fare un salto nel buio. Essendo rimasta scottata per la conseguenza di un cambiamento fatto alla 'leggera' ora do' un unico e solo consiglio a chi e' veramente intenzionato a cambiare..... a chi vi approccia chiedete: 'dov'e' nella mia citta' uno sportello aperto al pubblico della vostra societa'?'.   Se non esiste vuol dire che non potrete mai personalemnte andare a reclamare qualsiasi cosa accada ....... l'Italia sta diventando il paese dei call-center.... avere un problema (magari bollette esagerate o rimanere senza fornitura) e parlare con operatori diversi senza mai poter mostrare 'al volo' le vostre carte ..... vi sembra rassicurante?  Questa e' una delle cose che fa' la differenza sui prezzi ..... non hanno uffici  

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  2. Argomento molto scottante ! Parliamo di utenza privata.... se quel qualche errore di 'scelta' siamo costretti a rimanere senza linea telefonica per qualche giorno.... possiamo parlare di piccolo disagio.... ma rimanere senza energia elettrica o gas ...ehm diventa un dramma ... quindi occhio innanzitutto a cio' che si firma!  Da buona conservatrice comunque a priori scolsiglio qualsiasi cambiamento di fornitura ...... pagare qualcosina di piu' ma rimanere con i fornitori 'classici' ben noti aumenta la sicurezza della nostra tutela, passare a societa' non ancora affermate sul mercato puo' significare fare un salto nel buio. Essendo rimasta scottata per la conseguenza di un cambiamento fatto alla 'leggera' ora do' un unico e solo consiglio a chi e' veramente intenzionato a cambiare..... a chi vi approccia chiedete: 'dov'e' nella mia citta' uno sportello aperto al pubblico della vostra societa'?'.   Se non esiste vuol dire che non potrete mai personalemnte andare a reclamare qualsiasi cosa accada ....... l'Italia sta diventando il paese dei call-center.... avere un problema (magari bollette esagerate o rimanere senza fornitura) e parlare con operatori diversi senza mai poter mostrare 'al volo' le vostre carte ..... vi sembra rassicurante?  Questa e' una delle cose che fa' la differenza sui prezzi ..... non hanno uffici  

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  3. Argomento molto scottante ! Parliamo di utenza privata.... se quel qualche errore di 'scelta' siamo costretti a rimanere senza linea telefonica per qualche giorno.... possiamo parlare di piccolo disagio.... ma rimanere senza energia elettrica o gas ...ehm diventa un dramma ... quindi occhio innanzitutto a cio' che si firma!  Da buona conservatrice comunque a priori scolsiglio qualsiasi cambiamento di fornitura ...... pagare qualcosina di piu' ma rimanere con i fornitori 'classici' ben noti aumenta la sicurezza della nostra tutela, passare a societa' non ancora affermate sul mercato puo' significare fare un salto nel buio. Essendo rimasta scottata per la conseguenza di un cambiamento fatto alla 'leggera' ora do' un unico e solo consiglio a chi e' veramente intenzionato a cambiare..... a chi vi approccia chiedete: 'dov'e' nella mia citta' uno sportello aperto al pubblico della vostra societa'?'.   Se non esiste vuol dire che non potrete mai personalemnte andare a reclamare qualsiasi cosa accada ....... l'Italia sta diventando il paese dei call-center.... avere un problema (magari bollette esagerate o rimanere senza fornitura) e parlare con operatori diversi senza mai poter mostrare 'al volo' le vostre carte ..... vi sembra rassicurante?  Questa e' una delle cose che fa' la differenza sui prezzi ..... non hanno uffici  

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  4. @ ZENITeNADIR: Bè, anche Telecom, per esempio, non ha uffici aperti al pubblico. Qualsiasi reclamo va fatto attraverso call-center o lettera raccomandata (dopo allucinanti ricerche per sapere dove mandarla). Ricordo con nostalgia quando andavi di persona alla Sip. Parlavi con una persona precisa, e lui era il tuo riferimento. Casomai non risolvevi lo stesso tanto facilmente...ma vuoi mettere la soddisfazione di poterlo prendere per il collo?
    Anch'io non me la sento di rompermi le scatole per comparare pregi e difetti dei vari operatori privati. Ci ho provato con uno, per la verità. Sarò anche un pò "tarda", ma dopo un par d'ore mi sono stufata e ho lasciato tutto com'è.

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  5. @ ZENITeNADIR: Bè, anche Telecom, per esempio, non ha uffici aperti al pubblico. Qualsiasi reclamo va fatto attraverso call-center o lettera raccomandata (dopo allucinanti ricerche per sapere dove mandarla). Ricordo con nostalgia quando andavi di persona alla Sip. Parlavi con una persona precisa, e lui era il tuo riferimento. Casomai non risolvevi lo stesso tanto facilmente...ma vuoi mettere la soddisfazione di poterlo prendere per il collo?
    Anch'io non me la sento di rompermi le scatole per comparare pregi e difetti dei vari operatori privati. Ci ho provato con uno, per la verità. Sarò anche un pò "tarda", ma dopo un par d'ore mi sono stufata e ho lasciato tutto com'è.

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  6. @ ZENITeNADIR: Bè, anche Telecom, per esempio, non ha uffici aperti al pubblico. Qualsiasi reclamo va fatto attraverso call-center o lettera raccomandata (dopo allucinanti ricerche per sapere dove mandarla). Ricordo con nostalgia quando andavi di persona alla Sip. Parlavi con una persona precisa, e lui era il tuo riferimento. Casomai non risolvevi lo stesso tanto facilmente...ma vuoi mettere la soddisfazione di poterlo prendere per il collo?
    Anch'io non me la sento di rompermi le scatole per comparare pregi e difetti dei vari operatori privati. Ci ho provato con uno, per la verità. Sarò anche un pò "tarda", ma dopo un par d'ore mi sono stufata e ho lasciato tutto com'è.

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