Aggressività

E' la tendenza a soddisfare i propri bisogni anche in competizione con le altre persone. Secondo Freud è una manifestazione dell'istinto di morte (thanatos), Adler la vedeva come un tentativo di superare il sentimento di inferiorità. Dollard nel 1939 pensava che le frustrazioni possono portare all'aggressività.
Secondo lui, quindi, ogni volta che si manifesta un comportamento aggressivo, alla sua base deve ricercarsi una frustrazione. L'aggressività può manifestarsi, oltre come tendenza a compiere atti ostili, con fantasie di aggressione e sensazione d'ira, si può rivolgere verso l'esterno e verso l'individuo (auto-aggressività). L'auto-aggressività è determinata da forti influenze morali che inibiscono lo sfogo su altre cose o persone. All'esterno, vi sarebbe un'introiezione dell'immagine della persona verso cui si nutre un impulso aggressivo che si rivolgerebbe di conseguenza verso lo stesso soggetto. L'auto-aggressione può condurre verso lo sviluppo di nevrosi e anche di psicosi. Nel 1965 ricerche hanno riscontrato un'anomalia cromosomica tra i criminali violenti: nelle persone normali (maschi) c'è un solo cromosoma X (femminile) e un solo cromosoma Y (maschile), invece in questi criminali, il genotipo è risultato XYY. Tale anomalia è presente nell' 1,5% della popolazione; tra i criminali violenti sale al 2%. Teoria messa successivamente in dubbio da un'altra teoria che vede i portatori dell'anomalia come meno intelligenti della norma, votati all'insuccesso scolastico e professionale e perciò portati a comportarsi in modo antisociale.
Nell'uomo l'aggressività è qualcosa di più che una semplice reazione alla frustrazione: è il tentativo di autoaffermazione come individuo, di scoperta della propria identità. L'aggressività diviene in genere nociva alla società solo se sistematicamente repressa, rinnegata o male indirizzata.

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Per me, aggressività è anche imporsi senza alcun motivo. Approfittare del buon cuore e della disponibilità altrui. Non sfocia nella violenza fisica, ma si insinua subdolamente con i gesti e il tono della voce, con lo sguardo e i comportamenti strafottenti. Come dire: "Io voglio sia così, adeguati di conseguenza". Un preludio. Poi c'è quella gratuita, per partito preso: "Come esco di casa, il primo che mi rompe le balle lo "pettino" per benino!". Molte volte è messa in atto per pura provocazione. Insomma, aggressività non va daccordo col rispetto per gli altri. E sta aumentando in tutto il mondo!