Nasce "UN Women", la nuova super agenzia Onu contro le discriminazioni delle donne. Sarà attiva dal gennaio 2011 e avrà il compito di premere sui 92 Paesi dell'Assemblea generale sui temi dell'integrazione femminile e della lotta alle diseguaglianze.
In Italia, per esempio, resiste la barriera contro i nuovi diritti, dalla Ru486 alla procreazione assistita e vige il modello del "familismo" come ammortizzatore sociale. Un modo ipocrita per dire che di certi problemi devono farsi carico le donne: solo l'8% dei bambini italiani ha accesso a un asilo nido contro il 45% della Ue. Noi siamo diverse dalle nostre sorelle europee.
DIRITTI NEGATI
80%
la quota di donne sul totale delle vittime del traffico di esseri umani (da 500mila a 2milioni di persone in tutto il mondo).
60MILIONI
le ragazze sotto i 18 anni che sono costrette ai matrimoni forzati.
141
gli Stati nel mondo dove lo stupro domestico è legale.
140MILIONI
le donne che vivono tuttora con le conseguenze di mutilazioni genitali. Ogni anno se ne aggiungono 3milioni.
48,4%
la percentuale di popolazione femminile sopra i 15 anni di età economicamente inattiva, contro il 22,3% degli uomini.
18,7MILIONI
le donne rimaste disoccupate dopo la crisi economica scoppiata nel 2008.
2/3
sono 517milioni le donne adulte che non sanno leggere e scrivere: i 2/3 del totale di 776milioni di analfabeti nel mondo.
1 MINUTO
ogni minuto una donna muore di parto.
1 SU 16
le donne che rischiano di morire per cause legate al parto in Africa. In Europa il rapporto è di 1 donna su 1400.
46,1%
il tasso di occupazione delle donne italiane, la media europea è del 58,3%
16,8%
il divario retributivo tra uomini e donne in Italia, cioè quanto le donne guadagnano in meno degli uomini per ogni ora lavorata. Sale al 30% nelle attività immobiliari, nell'informatica e nei servizi alle imprese.
6,7MILIONI
le donne italiane che hanno subito violenza fisica o sessuale (31,9%).
193
le donne presenti in Parlamento in Italia (il 20,3%).
847
le donne sindaco (il 10,59%).
2
le presidenti di Regione (il 10%).
venerdì 17 settembre 2010
Contro le discriminazioni
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Forse non riusciranno a fare tutto.....perche' molte cose sono radicate nella mentalita' dei popoli e purtroppo di quelle donne che ne fanno parte , e serviranno ancora decenni per muovere qualcosa. Pero' questa organizzazione e' gia' un buon inizio , Vi auguro un buon lavoro.
RispondiElimina@ ZENITeNADIR: Credo che siano iniziative importanti. Sull'efficacia, non si sa. Ma aiutano la situazione "insegnando" la civiltà e il rispetto.
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