
(Da: www.berniemayer.info)
Le nuove frontiere della politica saranno il cartello e la targa autocelebrativa?
Guardando in giro, sembrerebbe che i politici toscani (soprattutto i sindaci, sempre affamati di visibilità) preferiscano questi mezzi di comunicazione ai giornali e internet per far circolare i loro nomi e le loro opinioni.
I cartelli, ben piazzati in posti strategici come piazze, moli, sottopassi e fontanelle e griffati col nome del sindaco in bella vista, sembrano gratificare la vanità dei primi cittadini.
Ma chi di cartello ferisce, di cartello perisce. Così molto spesso anche i cittadini si armano di vernice e affidano ad artigianali cartelli le loro proteste.
Tra l'altro il rischio di figuracce è sempre in agguato, come all'Opera delle Mura di Lucca, con le fortificazioni rinascimentali tappezzate di cartelli turistici zeppi di errori linguistici.
Il primo ad apporre un cartello griffato è stato Elismo Pesucci, sindaco di Campagnatico in provincia di Grosseto, salito alle cronache anche per un quasi primato italiano di multe affibbiate in un anno (circa 780 euro per abitante). Pesucci piazzò una serie di cartelli turistici per tutta la città. Sotto il nome dell'opera, la sua firma.
Anche in Versilia non si scherza: il sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni ha griffato col suo nome numerose opere pubbliche con cartelli e targhe e in cima al nuovo pontile inaugurato in primavera e subito preso d'assalto dai turisti ha ricavato un posticino sulla targa celebrativa anche per il suo assessore ai lavori pubblici. A ruota segue il sindaco di Camaiore Giampaolo Bertola che ha tappezzato il territorio comunale di cartelli gialli e blu che reclamizzano le opere pubbliche realizzate dall'amministrazione. Anche lui ha voluto mettere un sigillo sul nuovo pontile costruito a Lido di Camaiore, così ha battezzato lo spiazzo in cima al pontile "Belvedere Vittoria", nome della madre.
Il sindaco di Aulla, in provincia di Massa-Carrara ha messo un cartello con questa scritta: "Aulla, primo comune d'Italia dedipietrizzato". Questo cartello ha provocato una piccola guerra politica, è stato tolto dal suo successore ma ha scatenato le ire del vecchio sindaco, che adesso chiede i danni.
I cittadini rispondono con più ironia. In Versilia, ad un incrocio a rischio incidenti, c'è chi ha dipinto uno stop fai-da-te.
A Carrara fa bella mostra di sè un cartello che reclamizza la città apuana come il più grande centro per l'estrazione marmifera del mondo. Nessun errore grammaticame, solo che quel primato Carrara l'ha perso.
Meglio dire qualche bugia come a Le Piastre, in provincia di Pistoia, al Campionato della Bugia c'era un cartello che diceva: "Caduta orsi", o a Prato, dove un cartello riportava: "Parcheggio per prostitute" invece di "Parcheggio a ore", che scrivere in tedesco approssimativo...
In Toscana, il rischio è grande. Il sarcasmo e la battuta "feroce" è sport regionale. I sindaci sono avvertiti!!! :o)
A Campagnatico, dove è nato babbo, io infatti non ci vo' più.
RispondiElimina@ Sir: Bè, non ci vò nemmen'io. ;o)
RispondiEliminaBisogna avere un bel portafoglio per abitarci, vedo... :o(