Quel che è successo al sesso

Isolotto (FI) (Da: www.isolotto.net)

Si stima che in Italia siano tra i 7 e i 10mila i transessuali che si prostituiscono e 700mila-1milione i loro utenti anche occasionali.
E' un fatto straordinario sul quale si è riflettuto: così tanti connazionali di sesso maschile, eterossessuali e fieramente virili, sentono il desiderio di accoppiarsi con creature dalle sembianze femminili, la cui principale ragione d'attrazione è rappresentata da quel che di femminile non hanno, continuando a considerarsi terribilmente maschi, eterosessuali e predatori.
Qualcosa di profondo dev'essere accaduto nell'identità individuale e nella psiche dei maschi.
La tendenza rimanda a un'area primitiva e confusa, che ha radici nello stadio del processo di sviluppo in cui ciascuno di noi non ha chiara la differenza tra maschile e femminile.
L'omosessualità è qualcosa di molto più definito ed evoluto psicologicamente, invece. La prostituzione transessuale è un fenomeno rivelatore: il suo connotato "primitivo" si afferma facilmente in un'epoca come la nostra, dove arretratezza e regressione si combinano alla perfezione con evoluzione e sviluppo e dove l'espansione illimitata e globale del mercato del sesso e delle tecnologie esalta il consumismo e l'offerta sconfinata di opportunità.
I viali dei viados sono parte integrante dello stesso universo dove il web offre infiniti prodotti erotici e una rete di relazioni virtuali con partner anonimi.
Eppure una relazione di desiderio fra umani implica che i due siano capaci di trasformare un'attrazione, prima cieca e solo istintuale, in una relazione reciproca che coinvolga il completo essere: corpo, sentimenti, parola, pensiero.

Sentimenti, parola, pensiero.
Poi, corpo.
E' fuori dal mondo?
Per me, sì