
Il regolamento europeo fissa per l'utilizzo dell'attributo light, una riduzione di grassi di almeno il 30% rispetto ad un prodotto simile. Se guardiamo le etichette dei formaggi "light", notiamo che il contenuto di grassi può variare dal 18 al 3,9%, una differenza notevole! Un cibo con pochi grassi, non dovrebbe superare una certa soglia, c'è chi la indica al 3%.
Altra cosa che può succedere è trovare che i grassi contenuti in una confezione light e una normale siano gli stessi e addirittura che quella normale ne abbia meno. Anche per gli yogurt bisogna osservare l'etichetta nutrizionale, le calorie cambiano fra uno e l'altro. Alcuni produttori, non usando zucchero, utilizzano edulcoranti. Questi ultimi hanno meno calorie degli togurt col latte scremato.
Ci sono pure le patatine con pochi grassi, non è così, comunque fra quelle che ne vantano un ridotto contenuto, ci sono significative differenze.
E' una giungla di etichette. Non bisogna seguire gli slogan pubblicitari e salutistici.
Troviamo sugli scaffali patatine piene di sali e grassi che vantano la presenza di vitamine, cereali pieni di zuccheri che sbandierano vitamine e ferro, prodotti light che hanno le stesse calorie di quelli normali, caramelle col 0% di grassi (quando lo zucchero non li ha mai avuti).
Gli slogan "rinforza le difese immunitarie", "nutre la pelle dall'interno", "riduce il colesterolo" possono essere usati senza il supporto di prove scentifiche sulla loro efficacia fino a che la Commissione europea non adotterà l'elenco delle indicazioni consentite, entro gennaio 2010.
Questo regolamento fissa regole precise per l'utilizzo delle indicazioni nutrizionali con l'introduzione dell'obbligo a esibire prove scientifiche generalmente accettate, che dimostrino la veridicità di uno slogan sulla salute, perchè possa essere utilizzato.
Su questo regolamento ci sono ancora alcune cose da chiarire, perchè è opinione che non basta una riduzione del 30% di zucchero in un prodotto perchè possa essere definito light se poi le calorie rimangono le stesse.
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Anch'io ho qualcosa da aggiungere: stampate le etichette nutrizionali più grandiii!!! Alcune sembrano scritte dai miniaturisti. :o(
Se porto gli occhiali "da vicino" sbarello per il super, che non vanno bene per vedere da lontano...se li metto sulla testa, cadono...queli con la catenella mi s'incastrano sul collo del cappotto. E poi mi ci si appiccicano le impronte sulle lenti, così vedo le cose flou...
:o)
Una cosa positiva c'è!
Non vedo i prezzi!
:o)
hahaha sei fortissima.
RispondiEliminaUn saluto
@ Zingara: Ciao, buona giornata! :o)
RispondiEliminaio cerco sempre di regolarmi per una cosa media. ovvero compero il normale. diffido dei light e del biologico, la maggior parte delle volte i primi non sono light e i secondi di biologico non hanno nulla. :o( sono solo ambedue piu' costosi. le etichette non le leggo, perche' usano vocaboli molto tecnici specialmene se ti voglio imbrogliare. cerco solo la data di scadenza.
RispondiElimina@ ZENITeNADIR: Nemmeno io compero light e biologico. Gli ingredienti, mi tocca guardarli...so che sono elencati in ordine decrescente per quantità contenuta. Qui a pressione alta e colesterolo ne abbiamo a iosa... :o(
RispondiEliminaGuardo pure le calorie e la scadenza.
Il prezzo, per me, non è deteminante per la scelta. Provo i prodotti, se mi vanno bene, scelgo i cosiddetti "primi prezzi", quelli a bassissimo costo (detersivi specialmente). Un ammorbidente che profuma e ammorbidisce può costare 2 euro come 6, una bella differenza!
Non sono attaccata alle marche... :o)