
...
"Ci sono molti tipi diversi di libertà e ciascuna ha il suo prezzo: la libertà di amare, di viaggiare, di appartenere ad un posto. Per ogni libertà che scegliamo, dobbiamo cederne un'altra"
...
"Ci sono libertà che possono essere dono dell'odio tanto quanto dell'amore"
Sentì il sangue affluirle alle guance al ricordo delle ultime parole che aveva sentito da suo padre.
Può andarci da sola...Non è mia figlia.
(Yasmin Crowther, La cucina color zafferano)
>o<
Capisco cosa intende la protagonista: Maryam. Anch'io ho una libertà "imposta" a suo tempo, molto tempo fa. Adesso lo è veramente, ma una volta era la frustrazione per un rifiuto lungo decenni. Quello dei miei genitori. Ci sono libertà che possono essere dono dell'indifferenza.
si, a volte è proprio così.
RispondiEliminaLa mia esperienza mi dice che come non ti fanno sentire accettata i genitori nessuno riesce a farlo...
La notte ormai ha rimpieto ogni angolo, il silenzio è quello caldo del paese che dorme. Qualche fruscio dei cani che bevono o si aggiustano nel loro giaciglio e il paesaggio è surreale.
Il bianco della sbrucciola ricopre le piante e l'erba. I tetti sono chiari, le luci sul balcone delle case di fronte riluciono sul bianco creando quei riflessi strani tra il chiaro e scuro dell'ombra della notte..
E domani quando la luce si porterà via il buio l'effetto diamante sarà ancora più particolare e mentre mi godrò questo spettacolo che ogni anno qui a Dicembre ci regala mi berrò il mio latte caldo e ti penserò davanti ai vetri appannati a veder la luce darti il buon giorno...
Un caldo abbraccio, come un piomone antico, un sorriso
che sia una buona giornata, cara amica
Besitos querida
Lughe
@ Lughente: No, no, non è che i miei (mia madre nello specifico) non mi facessero sentire accettata: non mi voleva proprio! E' molto diverso. I bimbi e gli adolescenti usano questo concetto per "ricattare" i genitori quando vogliono qualcosa, ma è una cosa molto diversa non chiedere niente (ovvero solo amore) e riaverlo in cambio. ;o)
RispondiEliminaAncora il buio regna qui fuori. Siamo a zero gradi. L'acqua della ciotola di Mirò non era congelata...una volta, quando si ghiacciò, gli si attaccò la lingua.
Ho preso il caffè ben caldo. C'è vento, la siepe fruscia e dondola. Al Presere ho spento le luci, ma vedo la Madonna e San giuseppe chinati. Accanto a loro ho messo le sfere con la neve con Babbo Natale e un presepio in miniatura, è un piccolissimo angolo di un mobile. C'è pure la foto della povera Robin, col suo cappuccio in testa. E' il primo Natale che passiamo senza di lei.
Una mia amica lontana dice che quando non ci saremo più ritroveremo tutti gli animalini che abbiamo perso. Spero abbia ragione, anzi, ne sono convinta.
Un caldo abbraccio prima dell'alba, cara amica, che sia una lieta giornata, un sorriso grande.
Muchos besos querida.