mercoledì 12 dicembre 2007

19 giugno 2007

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In questa data il Parlamento Europeo ha approvato il Regolamento che introduce il divieto di commercializzazione e di importazione delle pelli di cani e gatti per confezionare pellicce.
Dal 1 gennaio 2008, 27 Paesi dell'Unione, una popolazione di oltre 300milioni di persone, hanno deciso di fare a meno di questi prodotti  di questa sofferenza.
Nell'Est asiatico, nel 2001, sono stati uccisi 2 milioni di cani e gatti.
Nel dicembre del 2001, poco dopo il lancio della campagna della LAV, il Ministero della Salute italiano emanò il primo provvedimento in Europa, il secondo al mondo dopo gli USA, che metteva al bando nel nostro Paese la vendita di pelli di cane e gatto.
Oggi, ben cinque stati membri dell'Unione Europea, hanno adottato bandi nazionali alle pelli di cane e gatto ma, ancora più importante, è il divieto di importare e commercializzare queste pelli nell'UE.
La LAv è riuscita ad estendere l'applicabilità della norma anche ad alcune specie di gatti selvatici, dando un pesante colpo al commercio di pelli del Canada e del Nord degli USA. La LAV ha proposto anche l'estensione del divieto ai procioni, allevati a milioni in Cina.
Speriamo che siano incluse pure le foche, ma i pellicciai fanno grosse pressioni perchè ciò non avvenga.
Questo Regolamento dell'UE costituisce un precedente giuridico di grande importanza.
Alcune catene distributrici di abbigliamento, hanno accettato già dall'anno scorso di bandire le pellicce dalla vendita.
Dal prossimo gennaio sarà cancellato l'allevamento di visoni e cincillà, 300mila animali allevati e uccisi ogni anno in Italia.
Continua l'incessante lavoro della LAV per eliminare definitivamente questa piaga.

6 commenti:

  1. meno male! oltre alla LAV voglio ricordare altre organizzazioni che si impegnano quotidianamente perche scempi come questo non succedano più.
    tama un pensiero positivo (opinabile, ovviamente) :
    finalmente sta cambiando la coscienza generale e nonostante dicano che le vecchie generazioni siano state piu affidabili delle attuali, devo dire che per certi versi le battiamo decisamente, (ed anche per molti altri).non tutto è da buttare.
    laraz

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  2. olè! io spero tanto che aboliscano l'uso di qualsiasi pelliccia, non solo quelle di cani e gatti! Siamo quasi nel 2008 e abbiamo inventato milioni di modi per scaldarci ormai, non ci servono più le pelli conciate come nella preistoria! Che poi basta pensare a come vengono allevati e poi uccisio questi poveri animali per avere il terrore/orrore alla sola vista di una pelliccia!
    Ciao, Taenia

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  3. @ SoleVittoria: Laraz??? :o)
    Ci sono altre organizzazioni che lottano per migliorare sempre di più la coscienza delle persone e, di conseguenza le leggi e la loro applicazione. Io sono della LAV, le notizie le prendo da loro, per questo cito questa associazione, senza nulla togliere alle altre!
    Spero che il rispetto per gli animali costringa ad un definitivo cambio di rotta, tantopiù che, se tutti i paesi industrializzati, che sborsano il "dinero" per vestirsi, smettono di volere queste cose, il commercio ignobile dovrà per forza cessare! :o)

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  4. @ Tegeget: Difatti, le associazioni animaliste, lottano per TUTTI gli animali. Nel post, difatti, sono citati pure visoni, cincillà, procioni, foche...
    In Italia la casta dei pellicciai ha potere di fermare leggi, come avrai letto.
    Questo non vuol dire che non si ritorni alla carica! Mi hai fatto venire in mente che ieri, qui a Grosseto, con più di 13 gradi, in centro c'erano delle signore che si pavoneggiavano, sudando, in pellicce di visone... :o(
    Ciao Taenia!

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  5. il fondo é stato toccato quando c'é stato il boom delle pellicce considerate status symbol. nulla di più vergognoso. baci, Maison

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  6. @ Maisondescouleurs: Purtroppo, tutt'ora ci sono ancora problemi, viste le cifre...una volta la pelliccia l'aveva una donna su 100, adesso è più alla "portata", ci sono le ritardatarie... :o(
    Baci!

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