
Stavo pensando proprio questo. La vita è una sequenza di cicli che finiscono con la morte. Adesso che sono nella seconda età, mi sono resa conto che ho terminato il mio mandato. Non ho da crescere figli, da educare, da insegnare. E se, da giovane, cercavo il mio Nirvana, a questa età cerco la mia isola serena. Sono libera. Mio figlio non ha bisogno di me, mia nipote non so, ma non credo di mancarle, così non faccio nemmeno la nonna. Sono stata alleggerita dagli impegni tipici della mia età e mi ritrovo come appena sposata, quando aveva 22 anni. In coppia. In coppia...non esageriamo...
Sono stata costretta dagli eventi a pensare solo a me, e mi ha fatto un gran bene. Ci ho messo parecchio, abituata com'ero a rivolgere le forze e i pensieri a terzi, ma ci sono riuscita. Ho capito che non bisogna mai perdersi d'occhio, e che quando ci accorgiamo di esserci perse, bisogna far di tutto per ritrovarsi, senza farsi incasellare dai ruoli e dalle aspettative altrui. Noi ci infognamo da sole. Non c'è bisogno che ci spingano. Perdiamo di vista noi stesse per dare. Se non riusciamo a frequentarci, perderemo la coscienza di noi stesse e rimarremo solo un guscio vuoto che non sapremo più riempire.
Ciao Cara, per noi, donne alla vita scassata, dicono che dovremmo ritrovare prima la bambina che non abbiamo mai potuto essere poi iniziare il cammino verso oggi.
RispondiEliminacielo blu, sole felice, si vedono anche le alpi. baci da qui
@ Maria: Esatto, Maria. Noi abbiamo dentro la bambina che chiede di uscire. Anche se bambine lo siamo state poco, anche se abbiamo dovuto crescere troppo in fretta. Oppure proprio per questo. Una bambina è più egoista e capricciosa, una bambina gioca con gioia, una bambina non è limitata dalle convenzioni. L'opposto di noi, insomma. Se riusciamo a farla apparire, molte cose ci apparirebbero più leggère, pure la vita.
RispondiEliminaBella giornata oggi? Ricordati la crema... ;o)
Un abbraccio, cara amica! :o)
Anche chi non ha la vita scassata cerca qualcosa...forse la bimbetta che era...forse un isola serena: da qui vedo il mare...ma niente isole ancora :)
RispondiElimina@ 8007roberta: Essere vivi significa cercare. Chi ha avuto un'infanzia serena, ricorda con nostalgia quel periodo spensierato. Chi non ha potuto averlo, se lo deve inventare. La serenità deve trovarla dentro di sè. Creandosi una sua dimensione in cui stare bene con se stessi è la parola chiave. Può essere un periodo, una settimana, un'ora, pochi minuti, ma l'isola serena c'è. ;o)
RispondiEliminacara Tamarindo ritrovare se stessi, frequentarsi é certamente alla base di un equilibrio. non mi trovi d'accordo, però, sul bastare a se stessi. é contro la natura umana. la riproduzione é un istinto dell'uomo e non certamente per rendere più popolato il pianeta. é un istinto che si lega a una trasmissione di affetto, amore, etica, morale, cultura, tradizioni. il tuo esserti privata, a causa di una serie di eventi di cui non sei per forza colpevole, della gioie di mamma e nonna é, a mio avvviso, una menomazione. si vive anche ( o forse soprattutto) per gli altri. per essere utili per qualcuno, per diffondere amore. un bacio, Maison
RispondiElimina@ Maisondescouleurs: Non ho scritto che credo nel bastare a se stessi, ho scritto "sono stata costretta dagli eventi a pensare solo a me", mi sembra esattamente l'opposto. Ho scritto "mio figlio non ha bisogno di me". E' un dato di fatto.
RispondiEliminaIo non mi sono privata di niente e non mi sento per niente menomata.
Ci sono situazioni in cui non puoi scegliere, e dato che la tua vita non è più quella di prima, mi sembra il minimo reimpostarla e dargli un senso.
Pensa se tu perdessi tutte le sicurezze che hai...che faresti? A torto o a ragione, devi reinventarti, e persino in questa tragedia, se sei intelligente e forte, potresti ricavare quello che ho ricavato io: una positività.
Non sono dell'opinione che siamo stati messi al mondo per gli altri, per essere utili a qualcuno. Noi siamo stati messi al mondo per amare. Prima di tutto noi stessi e poi gli altri. Una vita che si specchia unicamente sugli altri e sui loro bisogni, manca di consapevolezza e di autonomia. E' fragile e non ha fondamenti personali. Ci sono passata.
Non rifarei lo stesso errore.
Un bacio, cara!
un bacio a te, Tamarindo. Maison
RispondiEliminaciao.Ma c'è un modo per essere avvertita tramite e mail dei commenti ed eventuali risposte? Io commento e poi non mi ricordo più dove guardare per vedere le tue risposte..mi perdo...
RispondiElimina@ cioccolatoamaro: Non credo, non mi pare di aver visto questa opzione. Posso guardarci...l'ultimo tuo commento era sulla pagina precedente, sul riciclo. Mi spiace che ti perdi. Pure io, alle volte, mi confondo.
RispondiEliminaCiao cara!
ciao tama. ho imparato a cavarmela da sola anche quando non ero sola .anche se il mio istinto mi ha sempre portato ad essere indipendente,sono cascata tante volte nell'errore di pensare di essere d'aiuto o ancora peggio, indispensabile a qualcuno in qualsiasi modo.il risultato, per lo più delle volte, è stato deludente. in primis, sono dell'opinione che bisogna veramente voler bene a se stessi, ma tanto, per essere
RispondiEliminad'aiuto,poi in modo complementare agli altri. i servilisimi che noi crediamo "affetto", "amore", "dedizione" a volte sono solo un palliativo per noi stessi per colmare solitudini, delusioni, mancanze.
e non scambio piu bisogno d'affetto per amore. ora che sono piu "vecchia" ho imparato abbastanza dalle mie esperienze, (che porto sulla "pelle") che ritengo cmq sempre positive per la mia crescita personale.e sono orgogliosa di questo mio modo nuovo di proporre me stessa .più serena e meno competitiva.e forse, e dico forse, capace di amare in modo onesto, sia per me che per gli altri.speriamo che il tempo mi dia ragione.
anch'io come te, non tornerei cmq indietro.
ps: non so se questo scritto c'entra con il tuo post, ma mi è venuto...e basta
besosadoltranzas querida
@ SoleVittoria: C'entra, Lara, c'entra.
RispondiEliminaPer colmare delusioni, solitudine, e pure per sentirsi necessarie ed indispensabili, ci poniamo in modo servile, e ne siamo pure orgogliose. Non serve a nulla. Nella mia esperienza, ero diventata una mucca da latte. Vedevo che i miei sforzi nel rispetto, nell'accudimento, non mi gratificavano in sè. Avevo bisogno di ben altro. Che non era ottenibile in quel modo. Nemmeno io scambio il bisogno d'affetto per amore, tanto che questa parola non esce dalle mie labbra, da anni. E' una parola strausata a vanvera. Eppure è un sentimento così profondo che andrebbe tutelato dalla DOP. Amare è un sentimento onesto, altrimenti è qualcos'altro. Spero che il tempo ti dia ragione, perchè hai ragione. Io sono esclusa da questa speranza. Ma vivo bene pure senza. L'importante è conoscere i rapporti e considerarli per quello che sono, senza violini e svolazzi. A questo punto, ognuno può scegliere.
No, non tornerei indietro. Per arrivare a questi ragionamenti ci ho quasi rimesso la buccia. Ho un disincanto che può apparire feroce, ma non è così. E' quello che la vita mi ha messo davanti. Ho tenuto il cuore, ma non lo dò tanto facilmente. Non è tirchieria, è autotutela. ;o)
Ricambio i besosadoltranzas, buenas tardes, querida.
tama dice :"Io sono esclusa da questa speranza." ????
RispondiEliminacara tama ma che dici?non è vero. io ti leggo abbastanza attentamente nel tuo piacevolissimo blog e non mi sembri una persona arrendevole, tutt'altro. mi posso sbagliare certamente perche non ci conosciamo ma per quel poco che ho letto sei una persona solare e che SPERA.
in un tuo post precedente "libertà", mi rispondevi così:
"La speranza è un'altra cosa. La speranza l'abbiamo tutti nel cuore, anche se non lo ammettiamo. Siamo nati per combattere in modo di non subire le cose, ma fare in modo che la nostra speranza sia sempre presente."
e hai ragione a dir così, tama. perchè è la verità, quindi.....
buona giornata carissima.
@ SoleVittoria: "La speranza l'abbiamo tutti nel cuore, anche se non l'ammettiamo". Ecco.
RispondiEliminaSì, non sono arrendevole e sono solare (con qualche ciclico scivolone nella tristezza). ;o)
In questo periodo lotto per altre cose. Non mi interessa, al momento, l'argomento "amore" inteso per un uomo. Tutti gli altri amori, sì. Ecco perchè ho scritto che non ho speranza, che intende volontà di ottenere. Sul futuro non si sa, potrà darsi che cambierò opinione e me la sentirò di aprirmi e guardarmi intorno. Per ora, sono nella fase del "rigetto", sono propensa a costruire il mio futuro, a comunicare, ad esprimere me stessa. Di questo ho speranza e volontà.
Lieta giornata a te, querida! :o)