venerdì 2 ottobre 2015

Edouard Manet (1832-1883)






Pittore francese, colto frequentatore della vita intellettuale parigina, fu il protagonista di una rivoluzione pittorica di vastissima portata, dalle sue opere si usa datare l'inizio dell'arte moderna. Figlio di un alto magistrato, la famiglia non approvava la sua vocazione artistica, tanto che a 16 anni Manet si imbarcò su un mercantile compiendo un lungo viaggio nei Mari del Sud. Al ritorno entrò nello studio di Thomas Couture e completò la propria formazione copiando le opere dei grandi maestri, soprattutto Tiziano e Velazquez, al Louvre e nel corso di viaggi in Olanda, Germania e Italia. Nel 1856 aprì un proprio atelier e cominciò a sviluppare un suo stile personale, nelle prime opere contrapponeva i neri ai colori chiari e acidi, trascurando gli effetti di profondità. Nel 1862 Fu ispirato dall'arrivo di un gruppo di ballerini spagnoli. Espose al Salon des Refusés il famoso "Le dejeuner sur l'herbe", che suscitò enorme scandalo sia per il soggetto (moderno) sia per la rivoluzionaria tecnica pittorica, con la mancanza di chiaroscuri tra zone di colore intenso e forti stacchi che creano l'appiattimento dei volumi e aboliscono la terza dimensione. Nel 1866 dipinse "Il pifferaio" in cui abolì le ombre e usò un disegno semplice creando un felicissimo esempio della sua pittura bidimensionale. Respinto al Salon ed escluso dall'Esposizione Universale, per polemica espose 55 opere in un baraccone installato vicino all'Esposizione, ma per motivi politici non potè esporre "L'esecuzione di Massimiliano". Nel 1868 fu accettato al Salon, nello stesso anno conobbe Berthe Morisot, che divenne la sua modella preferita e lo spinse ad accostarsi agli impressionisti il cui influsso si avverte nella pittura chiara eseguita all'aperto, mentre i soggetti sono scene di strada, marine e paesaggi. Nonostante fosse l'animatore del gruppo impressionista si rifiutò di partecipare alla prima mostra degli impressionisti. Dipinse poi il ciclo di opere ambientate nelle birrerie e nei caffè parigini, felice e acuta testimonianza della sua epoca. Nel 1882 espose al Salon, ottenne un grande successo con "Il bar delle Folies-Bergère", ultima realizzazione importante. Colpito da atassia e costretto all'immobilità, nell'ultimo anno dipinse soltanto nature morte e fiori.




2 commenti:

  1. Ehehe accade spesso che molti artisti 'innovatori' non vengano capiti ... poi il tempo li annovera come 'precursori' e ridona loro tutta la gloria negata :o) ... ehm magari e' tardi! :o( Piacevoli le sue opere :oD

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: E' uno dei pilastri della pittura. Certe cose mi piacciono, altre no. Preferisco Monet. :o)

    RispondiElimina