Arti figurative del secondo dopoguerra aderenti al linguaggio aderente al realismo socialista. La buona fede del realismo socialista coincide con le aspirazioni di una generazione divisa tra le critiche e il richiamo della personalità di Picasso.
Dopo il 1945 la pittura italiana scoprì Picasso e il cubismo, protagonisti della pittura neorealista furono gli artisti del Fronte Nuovo delle Arti: Renato Birolli, Renato Guttuso, Ennio Morlotti, Emilio Vedova, Bruno Cassinari, Giuseppe Santomaso, Armando Pizzinato, Corpora, Giulio Turcato e gli scultori Leoncillo, Fazzini e Franchina.
L'ultima fase del neorealismo iniziò nel 1952 quando la corrente neorealista si raccolse attorno a Guttuso, alla Biennale di Venezia e a Treccani, Migneco, Sassu, Pizzinato, Mucchi, Zigaina, Mafai e Francese.
Epoca pittorica interessantissima da conoscere anche se non mi piace quasi niente :o) Sicuramente guerra, politica e fame hanno lavorato su tutti, anche su gli artisti ;o) Una cosa e' certa e quasi comune ... tutti partono con soggetti riconoscibili e quasi tutti si lasciano poi trasportare dal 'quasi attrattismo' ;o)
RispondiElimina@ ZeN: Embè, l'influenza di Picasso e delle sue idee si vede! E' comunque una pittura a suo modo particolare che, appunto, può benissimo non piacere, legata com'è anche a idee sociali nuove. :o)
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