martedì 1 marzo 2016

Abbazia di Monte Oliveto Maggiore





Monte Oliveto Maggiore è un'abbazia benedettina presso Siena, nel comune di Asciano, casa madre degli Olivetani, sorta come monastero nel 1313 ed elevata ad abbazia nel 1765.
Centro fiorentissimo di attività artistica e scientifica oltre che spirituale, l'edificio gotico originario della chiesa è stato incorporato ad un edificio del XV secolo, a sua volta rimaneggiato nel Settecento. Presenta all'interno interessanti stalli del coro  e preziosi scaffali per i libri corali, opere di Giovanni da Verona (1503-05), inoltre vi si trova l'importante ciclo di affreschi con le Storie di San Benedetto, opera di Luca Signorelli (1497-98) finite dal Sodoma dal 1505 al 1508.
L'abbazia sorge su un'altura che domina le Crete Senesi, è uno dei più importanti monumenti della Toscana anche per l'elevato numero di opere d'arte che racchiude.
Vi si accede tramite un ponte levatoio sovrastato da una torre e un palazzo medievale in mattoni rossi, lungo il viale dei cipressi si trovano l'orto botanico della vecchia farmacia, una peschiera (1533) e alcune cappelle.
Il chiostro grande (1426-43) ha un particolare doppio loggiato al primo e al secondo piano.
Le pareti delle 4 gallerie al piano terra sono interamente dipinte con affreschi delle Storie di San Benedetto del Signorelli e del Sodoma, è una delle più importanti testimonianze della pittura italiana rinascimentale.
La chiesa (Cattedrale della Natività di Maria) è stata rinnovata in forme barocche nel 1772 da Giovanni Antinori, l'opera d'arte maggiore è il coro ligneo intarsiato e intagliato da fra Giovanni da Verona, una delle più importanti opere di tarsia d'Europa.
La sagrestia è notevole, con il soffitto di legno intarsiato (1417).
Il chiostro di mezzo (XV secolo) è circondato da un porticato.
Il refettorio (1387-90) è un unico grande ambiente con volta a botte lunettata, le pareti e la volta sono stati affrescati da frà Paolo Novelli (1670).
La sala della Biblioteca (1515) è stata disegnata da fra Giovanni da Verona.
La farmacia è del XVI secolo, conserva vasi di ceramica bianca e azzurra con lo stemma olivetano del XVII secolo e una ricca collezione di erbe medicinali.
Il Definitorio o Sala del Capitolo (1498) accoglie un piccolo museo di arte sacra.

2 commenti:

  1. La definizione giusta e': spettacolare! si si si Pur riconoscoscendi il grande valore e la bellezza degli affreschi e degli arredi interni, a me e' piaciuta tantissimo la sua struttura esterna :o) Mi accontenterai anche se dentro fosse solo verniciato di bianco :o)

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  2. @ ZeN: Ahahahaha! Bella eh? Anche il luogo dove sorge è favoloso! :o)

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