venerdì 30 gennaio 2015

George Grosz (1893-1959)




Pittore, incisore e grafico tedesco, studiò all'Accdemia di Dresda e Berlino. Nel periodo tra il 1914 e il 1917, durante il suo periodo di leva, alimentò quella carica reattiva antimilitarista, antiborghese e anticapitalista che aveva caratterizzato le sue vignette satiriche su alcuni giornali berlinesi e che divenne una costante della sua attività. Il suo linguaggio figurativo adotta il montaggio cubista e la deformazione espressionista e raggiunse vertici di aggressiva e grottesca incisività mentre veniva chiarendosi un preciso impegno politico. Si evolse poi verso forme più contenute e monumentali. All'avvento del nazional-socialismo (1933) si rifugiò in America. Fuori da ogni stimolo politico la sua opera assunse toni di un fantastico romanticismo con una vena di sottile ironia.
 

2 commenti:

  1. Sicuramente sara' un pittore molto quotato perche' vedo un grande impegno nelle tele :o) Non so' quattro pennellate buttate li' a caso eh! :o) Comunque non mi piace proprio ... detesto le ciminiere vicino e le case quadrate ... e non mi piace tutta la confusione di oggetti 'apparentemente' messi li' a caso :o( Pare la fiera dell'est.

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  2. @ ZeN: Alcune opere mi piacciono molto, lo trovo molto interessante e i suoi soggetti non sono mai banali. :o)

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